A beautiful new year

A BEAUTIFUL NEW YEAR

Mancava così poco alla mezzanotte, poco più di un minuto.
Il 2010 era stato un anno pieno di emozioni e, nel campo della mia carriera, non poteva che andare meglio; per non parlare poi del campo “amoroso”; quello non poteva che andare meglio.

Io e Tom stavamo insieme da ormai 3 anni e il 2011 era un altro anno che passavamo insieme.

- Meno trenta secondi amore mio.. appena facciamo il brindisi, vai in bagno e aspettami.

Mi sussurrò ad un orecchio, mentre i nostri familiari erano impegnati ad agitarsi tutti.

- …10..9…8…7..6..5..4..3..2..1..BUON 2011!!!

Urlammo in coro.

Io abbracciai più forte che potei Tom, facendo combaciare alla perfezione i nostri petti.

- Auguri amore..

Il nonno aprì lo spumante e ne versò un po’ a tutti. Attesi che il bicchiere di Tom fosse pieno prima di guardarlo e attendere l’attenzione di tutti.

- Vorrei fare un brindisi..

Cominciai, ricevendo finalmente gli sguardi di tutti.

- Un altro anno e passato e, sono certo, che anche questo sarà un anno magnifico, intenso e pieno di novità.. ma una cosa voglio sottolineare in particolare.. il 2011 sarà un altro anno che passo accanto a Tom, è un altro anno che gli voglio sempre più bene, è un altro che..

Mi interruppi di scatto, non potevo crederci che stavo per dirlo.. non potevo crederci che stavo per dire a tutta la mia famiglia che io e lui stavamo insieme..

- È un altro anno che??

Disse mamma.

- .. che sono felice! Buon anno a tutti!!

Bleffai, alzando successivamente il bicchiere pieno di spumante e bevendolo successivamente.

- Sbrigati a berlo.. non voglio aspettare.

Bisbigliò.

Così feci, bevvi tutto d’un sorso lo spumante e mi diressi in bagno.

- Bill dove stai andando??
- Devo andare un attimo in bagno mamma.. torno subito.

Così feci, mi diressi verso la porta del bagno e attesi Tom.

***

Dopo qualche minuto sentii la maniglia della porta abbassarsi.

- Ci hai messo un bel po’ per venire. Mi hai fatto aspettare..

Sussurrai, mentre incrociavo le braccia al petto, poggiandomi di peso sul lavandino.

- Beh sai.. qualche bacio di qui, qualche bacio di lì.
- Sì, ma io sono geloso.

Dissi facendo una smorfia. Vidi Tom che si avvicinava man mano verso di me e, una volta abbastanza vicino mi cinse i fianchi e mi strinse a se.

- Qui l’unico che non mi ha ancora baciato sei tu, quindi non fare il geloso e vedi di rimediare.

Non feci in tempo a dire nulla che le mie labbra furono avvolte da un caldo e passionale bacio. Tom non esitò a infilarmi direttamente la lingua in bocca; senza spasimare mi afferrò per il sedere e me lo strinse con forza, spingendomi verso di se.

- Non abbiamo molto tempo..

Ansimai, mentre cominciai a trafficare nei suoi larghi e ingombranti jeans.

- Quando tutti se ne andranno, ci rifaremo.. ora però non aspettiamo più.

Gli calai i pantaloni e infilai una mano nei suoi boxer, cominciando a giocare con il suo piacere.

- Mmh.. tu non sai quanto mi fai impazzire.

Mugugnò, mentre continuava a baciarmi, senza mai fermarsi.

- E tu non sai quanto ti amo.

Sussurrai, mentre cominciai a muovere più rapidamente la mano.

- Ti va di farlo?

Disse poi, mentre d’un tratto, mi sollevò da terra e mi poggiò sul lavandino.

- Mmh.. più tardi Tomi.. non abbiamo molto tempo.
- Ti prego.. ti prego..

Ansimò, mentre cominciò a calarmi i pantaloni.

- Ok.. ma..ma solo un po’.. solo un po’.

Ritrassi la mano dai suoi boxer, dopo di che mi privai dei pantaloni e divaricai le gambe in modo tale che lui potesse starci in mezzo.

- Direttamente?
- Tomi cazzo fallo è basta!!

Ansimai, mentre ero già in balia di un piacere immenso.
Non se lo fece ripetere due volte e si lasciò scivolare nel mio corpo.

- Aaahh!

Feci un leggerlo urlo; anche dopo tre anni faceva sempre male.

- Schh…non farti sentire..faccio piano ok?

Così fece. Muoveva delicatamente il bacino avanti e indietro.

Nella confusione che regnava nella cucina, i nostri respiri, i nostri gemiti, i nostri movimenti, riuscivo a percepirli alla perfezione e questo mi mandava ancora di più fuori di testa.

- Tomi.. Tomi..basta ti prego!

Urlai, quando cominciò ad aumentare la velocità delle spinte.

- Amore ma..
- Tomi scusami..ma..ma.. non ce la faccio.

Mi rivestii e mi sedetti per terra.

- Qualcosa non va?

Disse facendomi compagnia, sedendosi accanto a me.

- No, non c’è niente che non va.. è solo che.. che.. non so come dirtelo Tomi capisci??

Era confuso, ma lo ero anche io.

- Sai che di me ti puoi fidare.. e qualsiasi cosa tu debba dirmi, devi farlo.

Lo guardai intensamente, con gli occhi pieni di lacrime.

- Tomi.. io.. io..
- Aspetta.. non..non mi dire che.. che mi vuoi lasciare?

Sussultò, mentre i suoi occhi cominciarono a farsi lucidi.

- Oddio no Tom.. non lo farei mai.

Gli afferrai il viso fra le mani e lo baciai con tutto l’amore che provavo per lui.

- Io ti amo più di ogni altra cosa al mondo e non mi sognerei mai di lasciarti.
- Allora qual è il problema?

Sospirai.

- Tomi, tu.. tu sai cosa..cosa sono gli ermafroditi vero?

Il cuore mi batteva all’impazzata, le ginocchia mi tremavano.

- Sì! So cosa sono ma.. ma questo che c’entra?
- Tomi.. sono.. sono incito.

Non appena dissi così, Tom sgranò gli occhi e spalancò la bocca.

- N-non ci credo.
- Invece si.. Tom stai per diventare padre.

Dissi singhiozzando, abbracciandolo più che potei.

Lui inizialmente rimase impassibile, ma dopo pochi attivi ricambiò l’abbraccio scoppiò a piangere.

- Questa è una cosa impossibile..
- Lo so Tom ma.. ma è successa invece. È reale, ed è nostra.
- Da quanto tempo? Mamma lo sa? E Gordon?
- Ehi ehi una domanda alla volta. Uno da quasi due mesi; due ovvio che mamma lo sa e sa anche di noi; tre No, Gordon non sa nulla e non saprà nulla.. almeno.. almeno fino a quando la pancia non mi crescerà.

Sorrisi, mentre venni avvolto dalle sue calde braccia.

- Sarà il nostro bambino amore.. il nostro. Mio e tuo.. te ne rendi conto?

Disse in lacrime.

- Si che me ne rendo conto.. e non vedo l’ora che nasca.

Lo baciai dolcemente e lo strinsi forte a me.

- Questo è il nuovo anno più bello della mia vita.

FINE