Sexy Bitch

Sexy Bitch

Sono seduto al bancone del bar, chiedo l’ennesimo bicchiere di vodka alla fragola; credo di essere brillo già da un pezzo. Ho la testa fra le mani, mi gira terribilmente, tra l’altro la musica altissima non migliora le mie condizioni fisiche.
- Andreas…credo che tra poco morirò se non ritorno in camera adesso. -
Dico voltandomi verso il mio migliore amico che, puntualmente è impegnato a pomiciare con qualche bel ragazzo.
- Andy cazzo e guardami quando ti parlo! -
Gli afferro un lembo della sua camicetta nera e lo strattono via dal ragazzo.
- Ehi ma che fai? -
Si lamenta, allontanando la mia mano mollandole un ceffone.
- Non mi sento bene…-
Dico massaggiandomi la parte dolorante, non appena la sento formicolare.
- Non avessi bevuto dieci bicchieri di vodka allora. Io sono venuto qui per divertimi, non per sbronzarmi…-
-…si e magari anche per farti qualcuno.-
Ghigno poi, scoppiando in una sonora risata; ma questo comporta solo un altro schiaffo.
- Se non te la senti, puoi anche andare via, ti chiamo un taxi? -
Mi domanda poi, ma non lo ascolto. La mia attenzione viene catturata dalla porta d’ingresso alle mie spalle. Mi giro lentamente.
- O porca troia! –

Yes i can see her
Cause every girl here wanna be her..
Ohh she's a diva
They feel the same and i wanna meet her
They say she low down, its just a roomer and i dont believe them
they say she needs to slow down
the baddest thing around town
She aint nothing a girl you've ever seen before,
nothing you can compare to your neighborhood whore

Sussurro, mentre Andreas si dispera nel tentativo di farmi prestare attenzione a ciò che dice.
- Tom, ma mi stai ascoltando? -
Mi ripete per l’ennesima volta, ricevendo un altro ceffone dietro la nuca.
- Ahia ma sei pazzo? Cazzo che dolore. -
Mi porto la mano dietro il collo e comincio a massaggiarlo.
- Ma si può sapere dove hai quella testa? -
Urla stizzito. Io non rispondo, indico il ragazzo appena entrato.
- Chi guar… -
Non appena gira lo sguardo in direzione del mio dito, si blocca.
- O cazzo…ma..ma quello è Bill! -
- Chi? Lo conosci?? -
Dico alzandomi di scatto, nonostante le capriole della mia testa.
- Io no, ma ne ho sentito parlare. Qui tutti lo conoscono…-
Continuo a guardarlo, a fissarlo. Indossa dei pantaloni in pelle nera, stretti dalla vita fin sotto le caviglie, mettendogli in risalto il suo culo perfetto.
- Sai..sai dirmi qualcosa di lui? -
Chiedo speranzoso.
- Beh, non so molto, ma posso toglierti qualche curiosità. -
Si siede accanto a me, ordina un drink e comincia a parlare.
- Beh, da quello che mi hanno raccontato, so che si chiama Bill e ha la stessa tua età. Vive a Monaco ed è… -
- Cosa? Cosa è? -
Chiedo famelico, prendendo avidamente delle noccioline poste accanto al mio bicchiere di vodka.
- Beh, sempre da ciò che mi hanno detto, è una specie di…di puttana ecco. Sembra che metà delle persone che sono qui al Tuareg se lo siano fatto..-
Rimango senza parole, con la bocca spalancata in una grossa O.
- Ma di quella metà, purtroppo io e tu non rientriamo. -
Dice poi sbuffando, gettando la mano sulla ciotola di noccioline. Io sorrido perverso.
- Perché ridi? -
Mi domanda poi.

I'm trying to find the words to describe
this girl without being disrespectful
The way that booty movin i just cant take no more
Have to stop what I'm doing so I can pull her close
I'm trying to find the words to describe
this girl without being disrespectful

- Tu hai detto che IO non rientro in quella metà? Beh, caro mio, ti sbagli; perché oggi, il sottoscritto, entrerà nella lista. -
dico sicuro di me stesso, sbattendo il bicchiere ormai vuoto sul bancone.
- E come dovresti riuscirci, sentiamo un po’. -
- No ne ho idea…per adesso mi aggrego a quel gruppo che cerca di rimorchiarlo, poi deciderà il fato…-
Dico poi con aria superiore, alzandomi dallo sgabello tentennando. Andreas scoppia a ridere, credo che gli effetti della sbronza comincino a farsi sentire.
- Ma sei sicuro di quello che fai? -
Dice poi tirandomi da un lembo della maglietta, costringendomi ad indietreggiare.
- Se non mi lasci provare, come faccio a saperlo? -
Mi libero dalla presa di Andreas, e mi dirigo verso il centro della pista, dove Bill balla avvinghiato ad un palo, come…come una puttana sexy.

Damn You's a sexy bitch, a sexy bitch
Damn you's a sexy bitch, damn girl
Damn You's a sexy bitch, a sexy bitch
Damn you's a sexy bitch, damn girl

***

Ogni passo che faccio è una capriola del mio cuore, e una morsa intensa allo stomaco. Ho paura ad avvicinarmi e rivolgergli la parola. Tremo leggermente e le ginocchia non mi permettono di proseguire.
- Cazzo sapevo di non farcela. -
Mormoro, mentre indietreggio passo dopo passo vedendo il mio sogno erotico, diventare sempre più piccolo. Mi siedo su un divano lì vicino, in modo tale da poterlo squadrare per bene. Ogni suo movimento, è un brivido vicino il mio basso ventre, in prossimità del mio membro, ormai duro.
- Cazzo…-
Dico a denti stretti, coprendolo successivamente con entrambe le mani.
- Non posso eccitarmi solo guardandolo. -
Bisbiglio poi, continuando a premerci sopra tentando di non farlo notare, ma come non detto…
- Ma cosa fai? -
Sento un tizio rivolgermi la parola e giro lo sguardo alle mie spalle per vedere chi è.
- Come scusa? -
Dico, facendo finta di non aver capito.
- Guarda che non sei l’unico ad eccitarsi guardando Bill Kaulitz ballare la lap dance. -
Deglutisco rumorosamente e un calore pazzesco mi invade tutto il corpo.
- Ma..ma io non lo stavo mica guardando. -
Mento spudoratamente. Persino il più stupido fra gli stupidi avrebbe capito la mia menzogna.
- Si certo, e allora perché ti sei messo proprio di fronte a lui? -
Apro la bocca per parlare, ma la richiudo subito dopo, una volta aver capito di essere letteralmente fottuto.
- Beh, sono umano anche io. E vederlo ballare in quel modo…cazzo non ti eccita? -
Dico indicandolo, senza farmi notare più di tanto. Il tizio ride rumorosamente.
- Se vuoi…te lo posso presentare! -
Per un attimo il mio cuore smette di battere. Non posso aver sentito bene.
- Cosa? -
Domando.
- Ho detto, se vuoi te lo posso presentare. È un mio amico…intimo…molto intimo..siamo stati insieme…o meglio…abbiamo fatto sesso…ma siamo comunque rimasti amici. -
Balbetta leggermente. Io sono ancora incredulo, certo da solo non avrei mai avuto il coraggio di presentarmi.
- Emh…saresti davvero disposto a presentarmelo? -
Non mi risponde, mi accenna un sorriso. Dopo di che mi prende per mano e mi conduce al centro della pista.

***

Ogni passo, una morsa allo stomaco, una perdita di un battito, una gocciolina di sudore lungo la mia fronte. Non ci posso ancora credere. Mi sento come se stessi per svenire.
- Oddio Georg!!! -
Urla Bill non appena vede l’amico che, a quanto pare, si chiama Georg. Scende dal cubo dove poco prima stava ballando, e si dirige verso di noi.
- Come stai puttanella. -
Ghigna Georg, prendendolo violentemente dai fianchi.
- Insomma… -
Dice scuotendo la testa a destra e a sinistra. Io rimango impassibile, immobile come uno stoccafisso, in attesa di essere presentato.
- E lui chi è? -
Il mio cuore perde un battito non appena il suo sguardo si posa sul mio, regalandomi un meraviglioso sorriso. Vado per parlare, quando Georg mi interrompe.
- Lui è…emh…un mio amico. -
*Che coglione*
Penso tra me e me.
- Io sono Tom. -
Stendo in avanti il braccio e attendo che Bill stringa la mia mano, cosa che non fa.
- Ma io non saluto in questo modo. -
Dice ridendo; dopo di che si aggrappa ai miei fianchi e mi tira a se, stampandomi due baci sulla guancia. Sento le sue labbra posarsi delicatamente sulle mie guancie, lasciandoci sopra una sostanza appiccicosa che profuma di fragola.
- Emh…sono un po’ all’antica. -
Dico arrossendo.
- Vuoi ballare con me? -
Per un’altra volta il mio cuore si ferma qualche secondo. Non riesco a dire niente. Rivolgo il mio sguardo a Georg per cercare un po’ d’aiuto, ma noto che è impegnato a limonare con qualcuno.
*Ok Tom, puoi contare solo su te stesso, quel tizio il grosso l’ha fatta ora fatti forza e vai a ballare*
- Emh..non so ballare veramente.-
*Idiota, pessima risposta questa!*
- Avanti, ci divertiamo un po’ almeno..tienimi contento andiamo…-
Mi supplica poi, sbattendo rapidamente le sue enormi ciglia. Non rispondo, faccio cenno di si con testa, seppure titubante.
- Che bello!! -
Urla poi, manco gli avessi regalato un nuovo giocattolo. Mi prende per mano e mi trascina ancora di più al centro della pista.

***

La musica mi invade le orecchie, è davvero molto alta. Ma in quel momento, il mio unico pensiero è davanti a me, che si muove sensualmente a ritmo di musica.
- Ti va se balliamo un po’ più vicini? -
Mi sussurra poi in un orecchio. L’ennesima morsa si impossessa del mio stomaco, così come le fitte al cuore.
*Cazzo Tom devi crescere un po’*
Penso tra me e me. Non rispondo, faccio cenno di si con la testa.
- Perfetto..-
Mormora, regalandomi uno splendido sorriso. Si avvicina sempre di più fino a quando non fa scontare i nostri bacini uno contro l’altro, cominciando a strusciarsi come una gatta in calore. Mi prende i polsi e mi porta le mani sul suo sedere. Non faccio a meno di stingerlo. Dopo di che mi avvolge il collo fra le braccia.
- Sei davvero un bel ragazzo. -
Mi sussurra a fior di labbra.
- Anche..anche tu. -
Balbetto, non appena le nostre labbra si sfiorano leggermente.
- Posso? -
Mi domanda poi.
- Cosa puoi? -
Chiedo poi incerto della risposta.
- Baciarti scemo! -
Non attende la mia risposta; si getta famelico sulle mie labbra, e comincia a leccarmele.
- Cazzo mi fai eccitare dannatamente. -
Ansima, mentre continua a baciarmi con foga. Io tento di essere altrettanto, dando il meglio di me.
- Anche tu, me lo hai già fatto diventare duro. -
Respiro pesantemente, mentre continuo a spingerlo contro il mio bacino, sentendo la sua erezione scontrarsi con la mia.
- Vieni con me. -
Sussurra poi, prendendomi per mano e trascinandomi via dalla folla.
- Dove mi porti? -
- Sch! -
Mi mette un dito vicino la bocca per farmi stare zitto, io glielo bacio.
- Cazzo se sei bello. -
Ripeto poi, tirandolo verso di me per poi baciarlo nuovamente.
*Se solo mi vedesse Andreas*

Yes i can see her
Cause every girl here wanna be her..
Ohh she's a diva
They feel the same and i wanna meet her
They say she low down, its just a roomer and i dont believe them
they say she needs to slow down
the baddest thing around town
She aint nothing a girl you've ever seen before,
nothing you can compare to your neighborhood whore

***

Un attimo dopo ci troviamo nel bagno del pub. Continuiamo a baciarci, sempre più vogliosi di spingerci oltre.
- Tom…voglio…voglio che mi scopi. -
Mi sussurra ad un orecchio, mordendomi successivamente il lobo. Sento una scarica elettrica percorrermi tutta la spina dorsale, mentre la mia erezione comincia a spingere ancora di più contro i miei boxer. Non ho il tempo di reagire, mi sbatte contro il muro facendomi sbattere leggermente la testa contro le mattonelle, mettendo successivamente una gamba sul mio fianco destro. Gliel’accarezzo con dolcezza.
- Andiamo Tom…-
Mi supplica poi, infilandomi voracemente una mano dentro i pantaloni. Sono inerme, incapace di reagire e lascio compiere il suo lavoro. Mi cala jeans e box.
- Adesso credo che dobbiamo invertire i ruoli non trovi? -
Ansima, mentre si affretta a prendere il mio posto, mettendosi con lo stomaco contro le fredde mattonelle del bagno. Gli tolgo la camicia, facendola cadere per terra, dopo di che gli sfilo via i leggins.
*Non ci posso credere…*
Penso tra me e me. Poggio il mento sulla sua spalla, dopo di che con un colpo deciso, mi lascio entrare in lui.
- Ah…-
Geme, gettando la testa all’indietro.
- Ti…ti ho fatto male? -
Dico prima di cominciare a muovermi.
- No, è che hai colpito subito il mio punto. Nessuno mai l’aveva fatto prima..ti prego continua. -
Sorrido soddisfatto, dopo di che comincio a muovermi con decisione.

***

- Cazzo Tom…continua..-
Continua ad ansimare, mentre segue i miei movimenti spingendo il bacino all’indietro. Poggio una mano sulle mattonelle per darmi più forza, ormai sono allo stremo delle forze.
- Bill..non riesco più a resistere. -
Sfiato poi, prima di riversarmi dentro il suo corpo, lui invece sulla mia mano che, poco prima, avvolgeva il suo piacere.
- E’ stata la scopata più bella che abbia mai fatto. -
Dice aggiustandosi e raccogliendo la camicetta da terra.
- Lo stesso vale per me. -
Dico riprendendo il respiro, tirandomi su i box e i jeans.

***

Usciamo dal bagno, ma poi, come immaginavo, tutto ritorna alla normalità. Io seduto sullo sgabello del bar, a bere e lui a ballare come…come una puttana sexy.
- Ehi casanova…-
Dice Andres, dandomi una pacca sulla spalla.
- Dov’eri finito? -
Sorrido malizioso, sorseggiando l’ennesimo bicchierino di vodka alla fragola.
- Non mi dire…sei entrano nella lista di Bill Kaulitz! –

Fine