Titolo: Variegato al cioccolato
Autore: »Bill Kaulitz«
Raitig: NC-17
Genere: Erotico/Comico (pochissimo)
Avvisi: Twincest, one-shot
Pairing: Bill
xTom
Variegato al cioccolato
Mamma era appena tornata dal supermercato, Io e Tom eravamo nel bel mezzo di una classica sveltina pomeridiana che, come al solito, veniva fatta quotidianamente sul divano del salotto, proprio accanto all’ingresso.
- Mmh..merda Tom..maaamma…-
Ansimai mentre Tom continuava a spingere sempre con lo stesso ritmo.
- Dio..mi fai impazzire..-
Mi morse il labbro, e poi lasciò scorrere la lingua giù fino al collo.
- Ah..smettila…è arrivata mamma tonno! -
D’un tratto si bloccò, guardava fisso dietro di me, lo vidi diventare rosso come un peperone.
- Tomi cosa c’è? -
Dissi mentre il cuore cominciò a battere forte, più di quanto già stesse battendo.
- Non..non mi dire che c’è mamma dietro di me che ha visto tutta la scena! -
Non rispose. Rimase impassibile. Sembrava fosse stato pietrificato. Lo spinsi leggermente in modo tale che potessi vedere dietro le miei spalle e…non avevo sbagliato.
- O PORCA PUTTANA! -
Mi lasciai scappare poi. Mamma era proprio lì dietro di me e, come avevo previsto, aveva assistito a tutta la scena. Anche lei rimase immobile. Con la busta della spesa ancora in mano.
- Mamma…-
Cominciò Tom, mentre si alza da sopra me e si mette composto, cercando di formulare una dannata scusa da inventare…Io faccio lo stesso.
- ..ti posso spiegare! -
Disse poi lentamente, assumendo un’espressione del tutto poco credibile e decisamente troppo divertente. Da parte di mamma non ci fu alcuno risposta. Continuava a fissare il divano e noi, noi e il divano.
- Possiamo parlartene? -
Dico poi alzandomi dal divano, abbottonandomi i jeans e andando verso di lei. Aveva le gli occhi sgranati, le narici dilatate e continuava a fare molto lentamente “no” con la testa. Fino a quando…una parola:
- Lo sapevo! -
Disse poi, annuendo contemporaneamente.
- S-sapevi cosa mà? -
- Lo sapevo! -
Ripetè poi. Sembrava come se fosse appena uscita dal manicomio. Beh, se fossi stato al suo posto e avessi visto i miei due figli in una posizione contorta…anche io sarei rimasto sconvolto. Non disse nient’altro. Lasciò la spesa sul tavolo e riuscì di casa.
***
- Tom cazzo te l’avevo detto che questa volta dovevamo andare in camera…non era sicuro il divano. -
- Ma l’abbiamo sempre fatto lì. -
- Non è una scusa Tom. Ma mamma non era a fare la spesa. Era a lavorare…oddio chissà ora dove sarà andata…-
Passai una mano rapidamente sulla fronte per asciugare il sudore e togliermi qualche ciocca di capelli davanti agli occhi.
- Bill ma hai sentito cosa ha detto? Ha detto che lo sapeva. -
- Ma è ovvio che lo sapeva Tom. Persino un bambino di due anni si sarebbe accorto che noi due stiamo insieme. Tu un segreto non lo sai proprio tenere. Sono sempre io quello che deve tener nascoste le cose. -
- Se certo…Ho una fame tremenda…vediamo cosa ha preso mamma per cena. -
Disse rovistando un po’ nella busta della spesa.
- Oddio nooo!! -
- Che? Cos’è successo? -
Dissi correndo verso di lui, nella convinzione che fosse successo qualcosa.
- mamma ha preso il variegato al cioccolato..dio lo adoro..ne vuoi un po’? -
Disse poi uscendo il gelato dalla busta.
- mmh…no lo so. -
- vado a prendere i cucchiaini e le coppette ok? -
In quel momento non so cosa mi passò per la testa, tanto meno cosa mi fosse preso. Forse la mia sete di lui era diventata troppo forte tanto da spingermi a fare cosa che, se fossi stato un tipo normale, non avrei mai fatto.
- Aspetta..-
Disse prendendolo da un braccio.
- Dimmi? -
Scandii bene la voce, dopo di che parlai.
- Non ti serviranno le coppette…né i cucchiaini. -
- E perché? Non mangio mica con le mani. -
Disse poi, non campendo cosa intendessi.
- Tom…-
Mi avvicinai al suo petto e mi strusciai come un gatto in calore.
- Sarai tu la mia coppetta. -
Dissi poi spingendolo nuovamente sul divano che, inciampando al bracciolo, si ritrovò disteso. Presi la vaschetta del gelato e l’aprii, molto delicatamente.
- Tu mi farai morire qualche giorno se continuerai a sperimentare i tuoi giochetti perversi su di me. -
Risi maliziosamente, dopo di che, con l’indice e il medio presi un po’ di gelato e misi a cavalcioni su di lui.
- Sei pronto Tom? -
Deglutì rumorosamente.
- Che cazzo vuoi fare con quella dita Bill? -
Risi
- Oddio Tomi…ma sempre male vai a pensare..volevo solo farti assaggiare il gelato. -
Avvicinai le dita alle sue labbra e feci in modo che leccasse il gelato. Ne presi un altro po’ e lo spalmai sul suo petto.
- sch…cazzo è freddo. -
Sussultò poi.
- beh, non potevi pretendere che fosse caldo non trovi? -
Mi piegai poi, e cominciai a leccare ogni singolo centimetro della sua pelle, in modo tale da consumare il gelato.
- mmh…mi piace quando giochi con me. -
ansimò poi.
- Si. Ma voglio che anche tu giochi con me…-
Sorrise maliziosamente e con un colpo di reni ribaltò la situazione…dio se quel divano potesse parlare. Avevo le mani poggiate sul suo petto e non aspettavo altro che giocasse con me. Con l’indice prese dell’altro gelato e se ne mise un po’ in bocca, per poi baciarmi. Sentivo il suo sapore e nello stesso tempo il sapore del cioccolato. Ma sapevo benissimo che Tom poteva fare di più…che con quel gelato avremmo potuto fare molto di più..ma non era la serata giusta per farlo. Con lo stesso dito, mi percosse tutto il petto, per poi arrivare all’ombelico e cominciando a formare tanti cerchi immaginari.
- Finisci ciò che hai cominciato tom…-
Dissi poi afferrandolo per le spalle e mettendo le gambe sui suoi fianchi.
- Ma questa volta aggiungici i preliminari ok? -
Dissi a fior di labbra poi.
- Ma questa non doveva essere una sveltina? -
Disse Tom, immergendo due dita nel gelato.
- mmh…- pensasi qualche istante – non credo proprio che lo sia più. -
Gli avvolsi il collo fra le braccia e lo avvicinai a me per baciarlo.
- Ti amo Tom…tu non sai quanto ti amo. -
Ansimai, mentre Tom cominciò a far scivolare le due dita sporche di gelato lungo l’addome. Rabbrividii leggermente. Sfiorò delicatamente il mio piacere da sopra i boxer dopo di che, con la mano libera, li scostò leggermente.
- Non sarebbe tutto molto più semplice se mi levassi i tutto? -
Gettai la testa all’indietro, e inarcai leggermente la schiena.
- Così…non ci sarebbe il gusto di giocare. -
E non appena disse così infilò le due dita là dove il mio piacere si faceva sempre più forte.
- ah -
Mi lasciai sfuggire un gemito e penetrai le mie unghie nella sua schiena, graffiandola e accarezzandola nello stesso momento. Fino a quando non toccò quel punto che mi faceva impazzire
- mh..dio Tom ri-rifallo ti prego! -
Non se lo fece ripetere due volte. Toccò nuovamente quel punto che mi faceva letteralmente diventare pazzo.
- Anch’io ti amo Bill…-
Sfilò le due dita delicatamente dal mio corpo e, abbassandomi ancora di più i jeans e i boxer, si fece scivolare in me.
***
Quando finimmo, si lasciò cadere sul mio petto sudato, che cominciò a baciare dolcemente.
- Non ho mai giocato col gelato lo sai? Fino ad ‘ora lo avevo sempre mangiato. -
Dissi accarezzandogli i capelli, scostandoli dal viso.
- Beh almeno, d’ora in poi sapremo che il gelato “variegato al cioccolato” potrà essere usato anche per i nostri giochetti. -
Disse ridacchiando, mordendomi il labbro.
- Si, però adesso spostati. Ho bisogno di farmi una doccia. Mi sento tutto appiccicoso. -
Fine Note: Allora premetto che in questa twincest non sapevo se ridere o morire o.o difficilmente scrivo cose del genere, ma dato che ad alcune potesse piacere, ho pensato di scrivere una XD però non mi è dispiaciuto affatto farlo =) spero che vi sia piaciutaPS perdonate il finale decisamente stupido! =.=beh a voi i commenti XDXD
Edited by »Bill Kaulitz« - 28/7/2010, 16:23