Due respiri, Twc, Angst, Drammatico, Song fic,

« Older   Newer »
  Share  
[F]ottutamente~Stefy[89]
view post Posted on 26/1/2013, 13:25




Titolo: Due respiri
Autrice: FottutamenteStefy
Rating: G
Avvisi: Twincest, Adult Content, Bulimia
Genere: Angst, Drammatico, Song fic.
Riassunto: Aveva tradito il nostro rapporto, tutto quello che avevamo... La tacita richiesta di essere sempre abbastanza l’uno per l’altro.

Disclaimers: Non possiedo né i Kaulitz né i Tokio Hotel, tutto ciò che ho scritto non è reale e non è a scopo di lucro.

Note dell’autrice: Questa os l’ho scritta interamente ieri sera… non riuscivo a dormire così mi sono messa ad ascoltare la canzone di Chiara -Due respiri e lì improvvisamente l’ispirazione mi ha travolta XD Spero vi piaccia
Buona lettura!


DUE RESPIRI




L’avevo visto rispondere all’ennesima chiamata di Ria e camminare per il corridoio con un sorriso ebete stampato sul volto. Io ritornai a guardare la tv, sdraiato sul divano, la mia attenzione rivolta comunque a lui.

«Oh sì, anche io» lo sentii mormorare mentre il mio stomaco si ribellava alla cena di poco prima. «Dici sul serio? Va bene allora… a domani»

A domani…

Mi passai la mano sulla fronte e poi questa si aggrappò quasi disperatamente ai miei capelli. A domani…
Si sarebbero visti. Avrebbero avuto il loro primo appuntamento. Il loro primo vero bacio.
Annaspai tirandomi su a sedere; il solo pensiero di vederli insieme mi uccideva. Non potevo sopportarlo. Spensi la tv e lanciai il telecomando sul divano mentre mi alzavo. Sapevo che un giorno o l’altro questo momento sarebbe arrivato, che non saremmo più stati solo Bill e Tom, i gemelli Kaulitz… ed era ridicolo anche solo pensarlo. Prima o poi uno dei due avrebbe trovato una persona speciale con cui condividere la vita, l’altra parte del cuore, quella che non era di nostra proprietà, eppure, nonostante fossi consapevole di questo, la mia mente non riusciva ad accettare un simile destino, un simile futuro. Non riuscivo a lasciarlo andare…

Tom era già sulla buona strada per innamorarsi di quella donna e io non potevo fare nulla per impedirlo. Sarebbe potuto capitare anche a me, certo, ma lui era stato più veloce. Non aveva perso molto tempo a voltare pagina e a guardarsi intorno… lasciando a me l’onore di soffrire per primo, a pagare per primo.

Mi venne da vomitare.

Ritornai comunque nella mia stanza e affondai tra i cuscini stringendomi le coperte al petto. Domani…<i> un solo giorno e sarebbe finito tutto. Il nostro rapporto irrecuperabile.



Il pomeriggio seguente lo vidi prepararsi per l’imminente appuntamento e farsi carino esclusivamente per lei. Io vagabondai semplicemente per tutta casa aggrappandomi ad ogni parete, evitando di strisciare sul pavimento come un verme. Avevo ancora una dignità, nonostante tutto.

Quando ebbe finito, mio fratello afferrò le chiavi dell’auto e uscì senza salutarmi.

<i>Vai, vai… vattene!


Mi catapultai in cucina e afferrai dai mobili e dal frigo qualsiasi cosa fosse commestibile. Ingoiai con rabbia merendine, formaggi, marmellate, panini, qualunque cosa, senza neanche sentirne il gusto. Gli occhi mi bruciavano e lo stomaco protestava ma continuai imperterrito a ficcarmi il cibo in bocca, spingendolo con forza.

Era andato da lei. Da lei.

Aveva tradito il nostro rapporto, tutto quello che avevamo... La tacita richiesta di essere sempre abbastanza l’uno per l’altro.

Ero arrabbiato, furioso, incazzato. Non avrebbe dovuto vederla. Non avrebbe dovuto innamorarsi di lei.
Lasciai cadere il resto del panino mentre masticavo lentamente l’ultimo boccone. Mi faceva schifo…

Corsi in bagno e mi inginocchiai di fronte al water ficcandomi con prepotenza due dita in gola. Sentii i brividi familiare salirmi su per la schiena fino ad arrivare alla nuca e poi il respiro mozzarsi. Il cibo rotolò fuori dalle mie labbra con estrema facilità e rigettai tutto fino all’ultima goccia. Inspirai profondamente e finalmente sentii quella piacevolissima sensazione di libertà… ero vuoto. Completamente vuoto nello stomaco, nel cuore e nell’anima. Ma come tutte le volte quel momento durò troppo poco; infatti venni subito investito dalla tristezza e dalla consapevolezza di ciò che avevo fatto. Tirai un pugno per terra liberando un grido disperato. Non era così che sarebbe dovuta andare.

Era tutta colpa di Tom. Tutta colpa sua.

Mi rialzai tremante e mi sciacquai la bocca tirando poi lo scarico, cancellando le tacce del mio crimine. Decisi di andare a letto per non fare altre stupidaggini.

Sotto il piumone guardai le nostre foto al cellulare, ne avevo diverse. Partii dalle più recenti; c’eravamo noi, sempre e solo noi o al massimo i nostri cani. Sorridevamo all’obbiettivo e giocavamo a fare i fighi, tipo modelli di D&G, oppure sperimentavamo foto “artistiche” giocando con le luci o con il panorama che ci circondava.

Feci scorrere più volte il pollice sul display fino ad arrivare alle foto più vecchie. Le foto ritraevano me e Tom più piccoli però più vicini, più uniti, con un’intesa diversa… e mi mancava. Dio se mi mancava. Eravamo migliori amici, eravamo il nostro tutto, non avevamo bisogno di altro se non di noi stessi. Ma purtroppo le cose erano cambiate. Spensi il cellulare cacciando via con stizza una lacrima sfuggita al mio controllo. Erano finiti i tempi delle lacrime. Erano finiti i tempi delle domande. Dovevo soltanto imparare a farmene una ragione.

Non più due. Non più. E con quel triste pensiero mi addormentai.


Il rumore della porta d’ingresso che veniva chiusa mi fece sussultare. Rimasi a letto e ascoltai mio fratello che lasciava le chiavi sul mobiletto, che saliva le scale e che poi si chiudeva in camera sua.

Mi girai di lato e fissai la luna opaca nel cielo. Tutti gli artisti, i cantanti, i poeti ne rimanevano affascinati quando la osservavano… a me invece faceva l’effetto contrario. La luna non mi ispirava per nulla, in realtà la detestavo, forse perché mi ricordava troppe volte quanto io e lei fossimo simili… entrambi innamorati del proprio gemello, entrambi destinati a non incontrarsi mai.

Improvvisamente la porta della mia camera si aprì con un cigolio e per istinto chiusi gli occhi facendo finta di dormire. Tom entrò in punta di piedi facendo meno rumore possibile e si fermò ad osservarmi per lunghi minuti. Il mio cuore accelerò i battiti.

Ero stanco, frustrato, arrabbiato e malato per colpa sua. Lo odiavo. Lo amavo.

Strinsi forte gli occhi e lui nel frattempo si distese dietro di me, appoggiando la testa sul mio stesso cuscino.

I nostri respiri vibravano vicini

E la sua mano corse a cercare la mia, intrecciando le dita senza dire una parola. Si avvicinò più a me, come se volesse che diventassimo un tutt'uno, come se volesse ritornare a condividere lo stesso utero. Non mi lasciai comunque addolcire dalle sue carinerie o dalle frasi ad effetto che mi dedicava un tempo “Niente vale quanto te e me insieme”

Eppure Tom tu hai scelto lei. Sei andato da lei. Hai voluto cambiare il tuo destino e lasciarmi alle tue spalle, hai scelto la via più facile. Forse perché sei un codardo, perché sei un vigliacco. O forse perché non mi ami abbastanza…

E allora non ritornare sui tuoi passi.
Una lacrima mi solcò il viso. Va da lei… smettila di ritornare da me. Smettila di ferirmi, di uccidermi con le tue parole, con i tuoi baci, con il tuo corpo.
Tom mi accarezzò i capelli, coccolandomi, cullandosi nel piacevole ricordo del nostro amore in una stanza buia, convincendosi per l’ennesima volta che forse sarebbe riuscito a non crollare, a non scappare, a non aver paura, ma io non ero più disposto ad aspettarlo. A ferirmi. A sperare.

Feci scivolare via la mia mano dalle sue dita calde e mi allontanai dal suo corpo.

Quella sera presi finalmente la mia decisione. Le seconde opportunità erano finite. Mi ripresi la metà del mio cuore e lasciai che Ria si impadronisse interamente di quello di Tom.

Oltre il male, oltre in bene, la luna e il sole non avrebbero mai potuto ritrovarsi, amarsi. Neanche in una stanza buia. Neanche se i loro respiri fossero stati vicini tanto da potersi baciare.

Scelsi di riprendermi la mia vita e di abbandonare il mio sole… perché quel sole era ancora troppo debole, troppo freddo, e quei raggi fievoli insignificanti e privi di amore li avrei lasciati a qualcun altro.
 
Top
!moody
view post Posted on 6/2/2013, 16:47




Oh non mi ero propio accorta di questa Shot!!
Ora l'ho letta e nonostante sia abbastanza sul triste, e in questo periodo vorrei poter leggere qualcosa di più allegro, mi è piaciuta.
Sia perchè amo il tuo modo di scrivere, qualsiasi storia, qualsiasi argomento, triste, divertente, fantasioso riesci a renderlo magico, a lasciare la tua impronta.
E anche in queste poche righe ci seri riuscita e me la sono praticamente mangiata con gli occhi :)
SIa per la storia che devo ammettere tratta di un argomento che, Ria o non Ria, FF o OS. è usato moltissimo ma tu sei riuscita a renderlo leggero e scorrevole, levandogli la pesantezza che lo accomuna a tante altre storie simili.
Mi è piaciuto molto anche le similitudini che fai usare a Bill con il sole e la luna :)
MI ha anche colpito molto la sensazione che Bill cercasse in tutti i modi di allontanare Tom, anche se questo desiderio prendeva a calci il fatto che in realtà avrebbe voluto che tornasse tutto come prima...il modo in cui cercava di fondere passato e futuro assieme anche se ciò era impossibile, il fatto che Bill cercasse di vomitare via non solo le sue sofferenze ma anche Tom...e alla fine è riuscito a staccarsi da lui solo avendolo vicino.
Brava :)
Baci <3
 
Top
[F]ottutamente~Stefy[89]
view post Posted on 6/2/2013, 17:38




Ciao Tesò ti ringrazio moltissimo per il commento e anche per i complimenti *arrossisce*
La storia è abbastanza triste, è vero... ma mi è uscita così, di botto mentre ascoltavo quella canzone ahahah come ho detto anche alle altre la prossima os che posterò a san valentino sarà una storia leggera e romantica, promesso!!! XDD così ci ridiamo tutti un po' su!

Guarda io evito come la peste le os o le ff dov'è presente Ria (e non riesco a capacitarmi come io abbia fatto a scriverne una con lei -cioè lei effettivamente non c'era... ma la sua ombra sì XD) quindi ti meriti un applauso per aver avuto il coraggio di leggerla AHAHAH
Ti voglio bene e grazie ancora. a presto <3
 
Top
!moody
view post Posted on 6/2/2013, 18:19




Ahahaha una Os leggera, grazie GRAZIE XD
Ti giuro ultimamente non ne posso più di storie tristi, sto iniziando ad odiare pure la FF che sto scrivendo XD
Vabbeh è un periodo un pò così, ho bisogno di riderre..
Ahaha non voglio un applauso io AMO le tue storie, con Ria o senza Ria u.u Però un applauso non fa mai male u.u *inchino teatrale*
Io credo che sia la prima storia che leggo dove c'è Ria...la sua ombra vabbeh XD
Comunque i miei complimenti te li meriti davvero, non lo dico così per dire :)
Ti voglio bene anche io <3
A prestissimo
XD
 
Top
[F]ottutamente~Stefy[89]
view post Posted on 6/2/2013, 19:56




Sì beh devo dire che anche io ne ho abbastanza di storie tristi!
Tipo che muoiono tutti i miei personaggi preferiti D: no BASTA
Basta con l'angst, si ritorna al fluff!
Ti basta sapere che la os si chiamerà AMORE DA REALITY aahhah e ti ho detto tutto!
Ma sì ma sìììì *ricomincia con l'applauso* te lo meriti fino in fondo *le lancia dei fiori*

Io ti ringrazio davvero ç_ç sei sempre troppo buona con me <3
 
Top
!moody
view post Posted on 7/2/2013, 14:36




Ahahaha dal titolo promette bene XD
Ah troppo buona un cavolo u.u
 
Top
5 replies since 26/1/2013, 13:25   109 views
  Share