The Walking dead, Zombie-fic :-D

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return to moon
view post Posted on 14/9/2012, 21:23




Saaaaaalveeee genteeee!!!! Eccomi qui con una nuova fan fiction spero tanto che vi piaccia bhe che dire attenti agli avvisi, leggete e commentate :-D
Non sapevo se prima di postare ci volesse un qualche avviso, se ci voleva e io non l' ho fatto chiedo scusa...:-D e ora ENJOY AND FUN!!!! :-D



AUTORE: Return to moon
TITOLO: The walking dead
RAITING: NC17
AVVISI: Blood, violence, character death, language, Twincest not related.
GENERE: Horror, thriller, drammatico.
RIASSUNTO : Siamo noi i morti che camminano.

Disclaimer: I personaggi di questa storia non mi appartengono, niente di quello che ho scritto è mai successo e
non ci guadagno niente a farlo.






Pilot.

Georgia anno 2010.
Deserto. Strade vuote, edifici isolati ed abbandonati, vestiti buttati a terra come stracci.
Si vede avvicinarsi una macchina della polizia con la scritta <sheriff > sulla fiancata. E' bianca che fa da contrasto con il colore azzurro della volante.
Da essa scende un uomo, dall' apparenza uno sceriffo. Un uomo alto, moro, occhi nocciola. Prende dal portabagagli un barile con l' intento di recuperare un pò di benzina.
Intorno ci sono auto capottate e bruciate. Giocattoli a terra, peluches, tricicli, carrozzini vuoti. Improvvisamente si sente un gran fetore e delle mosche che ronzano rumorosamente
vicino ad una macchina, in cui all' interno c'è una donna di colore. Morta. Questa si trova sul sedile del guidatore, la testa ciondolante, indossa un vestitino rosa confetto e
un cappellino a mò di cuffia bianco e sulla fronte, ha una brutta ferita dalla quale sgorga ancora del sangue.
Il poliziotto prosegue con aria sconfortata.
Si guarda intorno cercando della benzina, di distributori neanche a pensarci, ma almeno può prenderne dalle auto, che ne sono parecchie.
Si avvicina ad una macchina, si toglie il cappello da sceriffo e lo mette a terra, si inginocchia cercando il serbatioio dell' auto.
Inchinandosi vede dei piedi con delle pantofoline bianche con delle orecchie da coniglio.
Deve essere una ragazzina perchè questa si cinge a prendere un orsacchiotto di peluches che giaceva li a terra .
Il poliziotto subito si alza impaurito. Ha già capito di cosa si tratta, ma spera di sbagliarsi.
-" Ragazzina?" Dice lui intimorito.
-" Sono un poliziotto, mi chiamo Bill Kaulitz, ragazzina?" Continua il poliziotto non ricevendo alcuna risposta. La bambina aveva un pigiama rosa indosso,
i capelli biondi, lunghi e cammina per la sua strada.
-" Non avere paura ok?" Dice lui timoroso, con il respiro quasi affannato.
La ragazzina si volta. E' una di loro. Ha vari morsi ed escoreazioni sul volto e il pigiamino è logoro e sporco di sangue. Gli occhi paurosamente bianchi.
Sta per un istante ferma, ringhiando.
Bill si spaventa, angosciato dall' essersi reso conto che ora deve uccidere quella ragazzina per far si che lui sopravviva.
La ragazzina avanza volendo attaccare il poliziotto, che idietreggia prendendo la pistola che ha nel cinturone attaccato alla vita.
Prende la mira e le spara un colpo diritto in fronte, facendo cadere la ragazzina inerme a terra.



Capitolo 1
Days gone bye


Due agenti in una volante della polizia discutono mangiando hamburger e patatine.
-" Qual'è la differenza tra gli uomini e le donne, Tom?"
-" E' una battuta Bill?"
-" No, sul serio."
-" Non ho mai conosciuto una donna che spegnesse la luce. Sono convinte che gli interruttori servano solo ad accendere. "
Dice Tom Kaulitz, il gemello di Bill, anche lui poliziotto, mentre si porta alla bocca un abbondante boccone di patatine fritte prese con le mani.
-" Se ne dimenticano appena escono dalla camera. Insomma ogni donna a cui abbia dato le chiavi, torno a casa ed è tutto acceso. E quindi quando torno devo farmi il giro della casa
e spegnere ogni singola luce che quella ha lasciato accesa. Poi la devi sentire quando rompe le palle sul riscaldamento globale.
Le ho detto che il reverendo Tom cita un passaggio dal vangelo < emh tesoro? magari tu e tutte quelle con le tette imparaste che gli interruttori possono funzionare
anche per spegnere, in questo modo non avremo tanto riscaldamento globale.> "
-" Mh...le hai detto così Tom?" Dice Bill ridacchiando.
-" Si ma...in un modo più gentile. Come và con Kate, fratello?" Chiede Tom sospirando.
-" Ultimamente non mi sforzo neanche, ogni cosa che dico la rende sempre impaziente, come se non volesse nemmeno sentirmi. E' come se fosse sempre incazzata con me
e non ne capisco il motivo."
-" Bill...queste cose capitano a tutte le coppie. E' una fase."
-" Mh...sai che mi ha detto stamattina? A volte mi chiedo se t' importi davvero qualcosa di noi. L' ha detto d' avanti a nostro figlio. Stamattina è andato a scuola con quella
frase in testa. La differenza tra gli uomini e le donne? Io non le direi mai qualcosa di così crudele, e certamente non d' avanti a Oliver."
Nessuno dei due commenta finchè la radio della polizia non interrompe il silenzio formatosi.
< a tutte le unità. Inseguimento in corso. Le pattuglie della contea di Lindle chiedono assistenza. Sulla 18 direzione est. Furto d' auto e rapina a mano armata >
Subito Bill mette in moto la volante della polizia, sgommando sonoramente, per andare nel luogo in cui si sta svolgendo l' inseguimento.
Una volta giunti sul posto,Tom scende dall' auto e piazza al centro della strada un nastro d' acciaio dentellato, così che la macchina in corsa ci vada sopra, bucando
rovinosamente le ruote, bloccando così il fuggitivo.
I due poliziotti si posizionano dietro le auto, aramati di pistola, con due colleghi come rinforzo.
-" Stanno inseguendo quegli idioti su e giù per ogni strada secondaria."
Dice lo sceriffo Marley, prossimo alla pensione, ai due fratelli.
-" Magari finiremo in uno di quei programmi televisivi tipo < i più folli insegiumenti della polizia >
Dice Leon, il più giovane ed ingenuo dei quattro.
-" Secondo me Leon dovresti restare concentrato. Assicurati di avere un colpo in canna e di togliere la sicura."
Lo rimprovera Bill.
Il giovane controlla che la sua pistola sia pronta per sparare, dato che i malviventi sono anch' essi armati e molto pericolosi.
-" Sarebbe fico finire in uno di quei programmi."
Ribatte Tom ridendo.
Ecco la macchina inseguita da tre volanti della polizia. Il piano funziona. L' auto dei malviventi finisce sul nastro d' acciaio dentellato facendo così cappottare l' auto.
L' incidente è quasi spettacolare, Tom esclama un " Oh, cazzo!" sconvolto dalla scena appena vista.
Tutti i poliziotti sono in guardia, puntando la loro arma verso l' auto capottata, non sapendo se al suo interno ci sono morti o feriti.
Bill si avvicina cautamente all' auto, quando da essa esce uno dei malviventi, ferito alla testa, impugnando un arma, pronto a sparare.
-" ARMA ARMA!!!!!!!" Urla uno dei poliziotti.
-" METTILA GIU' !!!" Urla Bill al criminale che in tutta risposta spara creando un conflitto a fuoco. Tra i vari colpi Bill viene colpito e anche il delinquente che viene ucciso
con una scaricata di colpi. Ma un altro criminale esce allo scoperto, comincia a sparare ma ha la peggio.
Bill è ancora a terra ansimante.
-" BIIIILLLL!!!" Urla Tom, spaventato correndo verso il collega e fratello.
-" STO BENE!!!" Urla Bill alzandosi affannato.
Il colpo lo ha beccato sul giubotto antiproiettile che ha indosso.
-" Cazzo, quando ti ha colpito mi sono spaventato a morte".
Afferma Tom preoccupato.
-" Anch'io." Dice Bill boccheggiando conturbato.
-" Quel bastardo mi ha sparato, riesci a crederci Tom?"
Continua Bill impaurito.
-" Ti ha sparato sul giubotto?"
-" Si...Tom non devi mai dire a Kate che mi hanno sparato hai..."
Non finisce la frase che un terzo malfattore spara a Bill alla spalla ferendolo gravemente.
Interviene poi Tom che con un colpo di fucile lo uccide. Il poliziotto si china su Bill.
-" No no no no nooo!" Farfuglia spaventato Tom mentre cercava di tamponare la ferita di Bill che si agitava.
-" No no no noo porca puttana...è ferito!!!! Leon! Fa venire subito un ambulanza, digli che c'è un nostro uomo a terra!"
Urla Tom mentre Bill annaspava e si agitava a terra.
-" Shhh shhh sono qui, guardami Bill, resta con me, ok, mi senti? Ok, ci sono quà io Bill, ok?"
Continua a farfugliare Tom, mentre suo fratello perde i sensi in una pozza di sangue.

***

Bill riapre gli occhi e comncia a tossire. Si guarda intorno spaesato e scombussolato. Si accorge di essere in un letto d' ospedale. Con la flebo attaccata al braccio,
i tubicini per l' ossigeno al naso e degli elettrodi attaccati al suo petto che erano collegati ad un elettrocardiogramma.
-" Tom?" Chiama, ma nella sua stanza non c'era nessuno. Le pareti bianche, l' elettrocardiogramma spento, la flebo ormai vuota e un silenzio tombale.
-" Tom, sei in bagno?" Domandò Bill, cominciando ad insospettirsi vedendo troppa calma nell' edificio.
Il ragazzo ha una fasciatura sulla spalla, ormai logora, come se nn fosse stata pulita da giorni. Bill si gira e vede sul suo comodino un vaso di fiori ormai secchi.
Decide così di alzarsi dal letto, con molta fatica, essendo ancora molto debole. Si stacca la flebo dal braccio, si toglie i tubicini per l' ossigeno dal naso e stacca gli elettrodi dal petto.
Riesce a raggiungere il bagno, apre la fontana del lavandino bevendo con una foga quasi esagerata, fino a dissetarsi.
Esce dalla stanza, barelle, carte a terra, luci fulminate ed un gran fetore.
Bill si guarda intorno stranito, non capendo perchè quest' ospedale sia in questo stato.
Arriva alla reception, prende il telefono ma non c'è linea. Sulla scrivania della reception trova un pacchetto di fiammiferi,lo prende.
Il poliziotto non sa cosa fare. Continuando a camminare si imbatte in una donna, stesa a terra in mezzo al corridoio dell' ospedale. Era in una pozza di sangue con tutto lo stomaco
e l' intestino in bella vista, mezzo mangiucchiato.
Il ragazzo rabrividisce e si spaventa molto e tremante cammina per i corridoi finchè non arriva ad un uscita d' emergenza chiusa con catenacci su cui c'è scritto < Don't open
dead inside> - < Non aprire morti all' interno> Bill rimane scioccato e confuso. Da quella porta cominciano ad uscire delle mani come se volessero provare a staccare i catenacci
senza riuscirci. Si sentono dei lamenti e dei mugugni come se fossero degli zombie. Inoltre ci sono vari fori di proiettile sui muri dei corridoi, sangue a terra a volontà, vetri rotti.
Bill è terrorizzato a morte, col fiatone e gli occhi sgranati cerca disperatamente una via d' uscita da quell' ospedale che sembrava il set cinematografico di un film horror.
Le ascensori non funzionavano per mancanza di corrente nell' edificio. Gli tocca fare le scale. Ed ecco che i fiammiferi trovati alla reception risultano essere utili, dato che per le scale era
tutto buio, Bill si fa luce con quelli.
Finalmente una porta con la scritta < EXIT >.
La apre. Quella luce del sole, lo stava accecando, non riusciva a tenere gli occhi aperti. Una volta riuscito ad abituarsi alla luce solare, il ragazzo si pentì subito di aver riacquistato
la vista. Delle file di corpi già in fase di putrefazione, avvolti in lenzuola bianche giacevano uno ammassato sull' altro, a terra. Bill è atterrito e allarmato. Guarda la scena con occhi
spalancati esprimendo terrore puro, confuso e stordito.
L' unica cosa che ora ha in mente, è tornare a casa e riabbracciare sua moglie Kate, suo figlio Oliver, e suo fratello Tom.
La città è deserta. Camion dell' esercito, carri armati e anche un elicottero davano sfondo a quella contea della Georgia, che un tempo era soleggiata e piena di gente, mentre
ora aveva uno scenario post-apocalittico.
Strada facendo Bill trova una bicicletta, ci salta su e continua ad andare verso casa sua.
Arriva a casa, la porta era aperta.
Bill entra quasi correndo tutto trapelato facendo un giro veloce della casa.
-" Kate? Oliver? Tom?" Chiama il ragazzo disperato, ma di loro nessuna traccia, La casa era vuota, completamente. Armadi aperti, vestiti buttati sul letto, dispense vuote.
-" Oliver....Kate....cazzo... KATE, OLIVER!" Urla più forte Bill finchè non si accascia a terra scoppiando in lacrime rannicchiato su un fianco.
-" Che sta succedendo? E' tutto vero? Sono qui?"
Bisbiglia tra sè, toccando il pavimento incredulo. Il ragazzo continua a piagniucolare mugugnando un " svegliati!" appena accennato.
Ad un certo punto qualcosa colpisce Bill alla testa, non si era accorto della presenza di una ragazza dietro di lui, facendolo perdere conoscenza.
Si risveglia in un letto, in una casa che non era la sua.
-" Ti ho cambiato la fasciatura, era lurida."
Dice la ragazza, era sulla trentina, capelli castani nella media, intenta a lavare delle pezzuole in una bacinella con dell' acqua.
-" Che cos'è quella ferita?"
-" Mi hanno sparato."
-" Sparato. E poi?"
-" Perchè? Non è abbastanza?"
-" Senti, devo capire. Allora ti hanno morso?"
-" Morso?"
-" Morso, addentato, magari graffiato."
-" No, solo sparato per quanto ne so."
La ragazza guarda Bill sospirando, portandosi una mano alla fronte.
-" Vieni di là se ce la fai" Aggiunge la ragazza andandosene in un altra stanza.
Bill dopo un pò si alza e va nel salotto, illuminato con delle candele.
-" Questa...è la casa di Fred e Cindy Craig."
-" Mai visti. Comunque io sono Brittany."
-" Io sono Bill...Ci sono stato questa è casa loro."
-" Era vuota quando sono arrivata."
-" Perchè eri in casa mia?"
-" Oh...era casa tua Bill? Scusa non sapevo. Ma ero alla ricerca di provviste e di un posto per sopravvivere."
-" Ci sono i supermercati."
-" Amico...spero tu stia scherzando. Ah...i supermercati..."
Risponde sciatta Brittany ridendo.
Bill guarda la ragazza in modo strano. Si avvicina alla finestra e vuole guardare attraverso essa, che era sbarrata con travi di legno con una coperta che faceva da tenda.
-" NON FARLO! Vedranno la luce, ce ne sono più del solito la fuori. Non avrei dovuto sparare, il suono li attira. Che stupida. Usare la pistola. Ma è successo tutto così infretta.
Ero da sola contro tre di quei mostri. E io li ho uccisi, sparandogli.
-" Hai ucciso tre persone oggi?"
Esclama Bill incredulo.
-" Persone? Non erano persone. Erano già morte. Coraggio Bill, siediti e mangia prima di cadere a terra, non è molto ma..."
Bill si siede e comincia a mangiare quella piccola porzione di fagioli in scatola.
-" Bill...ma tu hai idea di quello che sta succedendo?"
-" Mi sono svegliato oggi, in ospedale e sono andato a casa. Non so altro."
Brittany guarda Bill in modo preoccupato.
-" Oh...ma sai delle persone morte vero?"
-" Si. Ne ho viste molte fuori, sui marciapiedi, erano ammassate."
-" No...non quelle che stanno a terra, ma quelle che camminano. Come i tre a cui ho sparato oggi. Mi avrebbero attaccato, cercando di mangiarmi, strappandomi la carne.
Forse è la prima volta che ne senti parlare. Posso immaginare quello che stai provando."
-" Sono là fuori, ora in strada?"
-" Si, a volte diventano più forti dopo il tramonto. Ma saremo al sicuro finchè saremo tranquilli. Probabilmente se ne andranno entro domani mattina. Ascolta Bill, una cosa importante. Non
farti mordere. Ho visto quella benda, e ho pensato fossi uno di loro. I morsi ti uccidono, la febbre ti consuma, ma poi è come se resusciti, ho visto come succede. E' successo a mio marito."
Brittany scoppia in lacrime.
Bill cerca di consolarla, sconvolto dalle parole della donna. Non sa cosa fare, si sente totalmente impotente, sa solo che ora erano nella merda, che tutto il mondo stava andando
a puttane.
-" Oliver...mentre eri svenuto hai pronunciato questo nome."
-" E' mio figlio."
-" Ed è con sua madre adesso?"
-" Lo spero."
-" Bill...perchè ti hanno sparato? Sei mica un rapinatore di banche?"
Scherza la ragazza, cercando di ridere in un momento drammatico.
-" Sono un vicesceriffo." Dice Bill sorridendole.
-" Ho paura Bill, non ce la faccio da sola."
-" Tranquilla domani mattina andiamo alla centrale di polizia per fare rifornimento di armi, e magari troviamo qualche provvista. Io devo trovare la mia famiglia, sono vivi,
devono esserlo e io devo trovarli. Se vuoi venire con me sei ben accetta."
-" Io non ho dove andare e da sola ho troppa paura quindi verrò con te, grazie!"
La mattina seguente i due ragazzi escono dalla casa.
Per strada c'è un errante che subito si alza da terra, corre verso di loro per attaccarli.
-" Te lo chiedo per l' ultima volta, sono morti?"
-" Sono morti, ma hanno qualcosa nel cervello per questo devi colpirli alla testa."
Dice Brittany mentre Bill uccide lo zombie con dei colpi di mazza da baseball ben assestati.
I due ritornano a casa di Bill per prendere le chiavi della centrale.
-" Io voglio andare ad Atlanta Bill, hanno detto che li ti aiutano. Magari c'è anche la tua famiglia. Protezione militare, cibo, rifugi. Io avevo paura di andarci da sola. Poi ci sarebbe
anche il ccm centro di controllo malattie, hanno detto che lì avrebbero risolto questa cosa."
-" Ok, allora prendiamo le armi e andiamo ad Atlanta."
Afferma Bill, prendendo le chiavi da dentro un mobiletto.
Entrano nella centrale di polizia con borsoni e torcie per farsi luce.
Dato che la centrale ha un suo sistema a propano, la caldaia funziona quindi ne approfittano per farsi una doccia calda e Bill ne approfitta per togliersi quella folta barba
che gli era cresciuta sul volto.
Dopo la doccia e dopo aver fatto scorta di armi, i ragazzi si avvicinano ad una volante e mentre mettono le borse al suo interno ecco avvicinarsi un altro zombie oltre il cancello.
-" Leon Bassett. Non mi è mai piaciuto, negligente e stupido, ma non posso lasciarlo così."
-" Oh no Bill, lo sparo li attirerà"
-" Sali in macchina Brit, non facciamoci trovare quando arriveranno."
La ragazza sale subito in auto mentre Bill si avvicina al suo ex collega puntandogli la pistola alla testa, mentre questo ringhia e scalpita contro il cancello. Il poliziotto
lo spara e sale in macchina per partire alla volta di Atlanta con la speranza di ritrovare Kate, Oliver e suo fratello Tom.


LISTA CAPITOLI :
Capitolo 2 - A way out
Capitolo 3 - Guts
Capitolo 4 - Welcome Daddy



Commento dell' autrice: Bhe che dire rieccomi alla riscossa. Avevo in mente da un bel pò una storiella zombiesca con un Bill-poliziotto e Tom-poliziotto suo fedele fratello...sarà poi così fedele??
Mmmmmh...chissà....chissà cosa combineranno i due kaulitz con un branco di zombi assatanati che vogliono mangiarli. Io avrei molta paura...ma tanta. :-D Riuscirà poi il giovane
Kaulitz a ritrovare la sua famiglia? Saranno ancora vivi? E tom? Che fine avranno fatto tutti? Inoltre voglio dire che
questa storia è presa dall' ononimo telefilm, il che è preso dall' ononimo fumetto :-D chi più ne ha più ne metta insomma! Vi consiglio vivamente il telefilm molto bello, xrò
non prima di aver letto la mia fan fiction, se no ve la rovinate, dato che la maggior parte degli avvenimenti in essa contenuti è presa dal telefilm. Spero vivamente che vi piaccia
e ora mi dileguo baci e alle prossima.
P.s. il post dei capitoli sarà di una volta a settimana per darmi il tempo di correggere e di scrivere baci e grazie!!!!!

Edited by return to moon - 2/11/2012, 14:43
 
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La Fe_10
view post Posted on 15/9/2012, 13:54




dai bella continua, cisono a seguire questo storia !!!! Dai dai dai continua, per favore!!!!
 
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return to moon
view post Posted on 15/9/2012, 16:54




:-D oh...sono contentissima che ti sia piaciuto il capitolo!!! *.* Il secondo lo posterò venerdì dato che è ancora in fase di scrittura...ma devo solo ricopiarlo sul pc quindi ci metterò poco!!!! :-D cmq posterò ogni venerdì :-D baci grazie!!!!
 
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La Fe_10
view post Posted on 15/9/2012, 21:17




Di nient;) vai con calma magari anche nella trama, cosi darai un'idea di lunghezza temporale e magari anche un pk di tensione, dal momento che e una storia ri zombie non di minipony... Se scrivi tutto subito poi e troppo corta e da l'impressione che non sapessi cosa scrivere, poi si tu vengono in mente altre idee potrai usarle.... E poi perche adoro le storie lunghe. Spero tu non te la prenda, ma lo dico solo perche ho visto molte storie rovinata dal fatto che accareva tutto subito e non vorei che succedesse anche a questo!!!!! Non te la prendere, anche perche, come ho detto prima mi piace un sacco!!!!!!!!!
 
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return to moon
view post Posted on 15/9/2012, 22:12




Wow no assolutamente sono ben accetti i consigli e ti ringrazio tantissimo per avermi fatto notare certe cosuccie, le terrò a mente grazie mille, spero in positivo col secondo capitolo e credo che la storia sarà molto lunga...xD grazie ancora :-D
 
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La Fe_10
view post Posted on 15/9/2012, 22:28




ma figurati!!!! so quanto è difficile scrivere, perchè di solito anche se so cosa scrivere,quando mi manca un po quell'ispirazione a come metterlo giù, che rovina irremidiabilmente e immancabilmente le mie storie. in conpenso però sono una grande lettrice cerco di dare qualche piccolo consiglio, anche se non sono nessuno per farlo

ehy non è che posso farti una domanda?
 
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return to moon
view post Posted on 15/9/2012, 23:01




xD bhe io non mi reputo una discreta scrittrice anzi alcune volte scrivo cose assurde che vado a rileggere e non so da dove sono sbucate...xD a me fa sempre piacere ricevere consigli *.* certo che puoi farmi una dieci cento mille domande dimmi pure :)
 
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La Fe_10
view post Posted on 16/9/2012, 11:05




vorrei propormi come beta a chi ne cerca una, come posso fare?
 
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return to moon
view post Posted on 16/9/2012, 11:23




Ah...emh non saprei, prova a chiedere a qualche admin o alla founder del forum! xD

Stiamo andando off topic mi sà...><
 
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return to moon
view post Posted on 20/9/2012, 14:51




Tra domani e dopodomani posterò il secondo capitolo :già: :già:
 
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return to moon
view post Posted on 23/9/2012, 11:26




Scusate ragazze...la beta tra impegni e studio ha ritardato la correzione del chappolo lo avrete a breve. :-D :-D
 
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return to moon
view post Posted on 25/9/2012, 13:48




Scusate il ritardo ecco a voi il secondo capitolo, buona lettura!!!!!! :-D

Capitolo 2
« A way' out »

Durante il tragitto in macchina, Bill ne approfittò per trasmettere un messaggio con la radio della polizia, sperando di trovare qualche altro sopravvissuto come loro.
- "Trasmetto su una frequenza d'emergenza, sono vicino ad Atlanta, sull'interstatale 85. Se mi sentite rispondete. Ci siete? Qualcuno riesce a sentirmi? Rispondete, per favore!"
Un gruppo di persone, accampati lì con un camper, ricevette il messaggio tramite una radiolina che avevano lasciato accesa.
Subito una giovane ragazza dai capelli biondi, corse a rispondere afferrando tra le mani la radiolina.
- "Sì, pronto? Pronto? Riesco a sentirti, ti ricevo! Passo!"
Purtroppo sembrava non funzionare, agitò la radiolina.
- "Pronto? Siamo appena fuori dalla città. Pronto? Pronto? Ci siete ancora? Maledizione!!"
- "Uhm Amy, prova a ricontattare!"
Disse Dale, un anziano signore con un cappellino da pescatore in testa, barba e capelli bianchi, mentre un uomo e una donna si avvicinarono ai due.
- "Coraggio, tu sei più bravo ad usare quell'affare, Tom."
Replica Dale, indicando la radiolina tra le mani della ragazza. Il ragazzo a passo svelto si avvicinò ad essa, prendendo in mano la radiolina.
- "C'è qualcuno? Chi ha chiamato prima è ancora in ascolto? Sono l'agente Tom Kaulitz, non ti ho identificato. Ti prego rispondimi!"
- "Ce ne sono altri, non siamo soli." disse con briciolo di speranza Kate.
- "Ce lo aspettavamo Kate, ho lasciato la radio accesa apposta."
- "Si è dimostrato utile, Tom. E' da una settimana che dico di mettere un cartello per avvisare di stare lontano dalla città."
- "La gente non sa in che brutti guai si caccia." replicò Amy scoraggiata.
- "Non ne abbiamo avuto tempo." Disse Tom sospirando.
- "Credo che dovremmo trovarlo il tempo."
- "Si Kate, ma è un lusso che non possiamo permetterci. Stiamo cercando di sopravvivere giorno per giorno." Affermò Tom irritato.
- "E chi pensi che dovrebbe andarci, Kate?" domandò Dale.
- "Andrò io, datemi un veicolo."
- "Kate, lo sai bene che nessuno si muove da solo."
- "Sì signore, capitan Tom Kaulitz."
Rispose Kate irritata, tornandosene in tenda e seguita da Tom.
- "Sei incazzata con me? Puoi incazzarti quanto ti pare, non mi farai cambiare idea. Non voglio che corri dei pericoli, okay? Non lo potrei sopportare. Se questo ti fa venire voglia di prendermi a schiaffi, fallo pure. Se hai quest'impulso, picchiami io sono qui. Quel ragazzino ne ha passate troppe, ha già perso suo padre e non perderà anche sua madre, chiaro?"
Disse Tom con tono fermo e sicuro di sé, mentre Kate annuì quasi sull'orlo delle lacrime.
- "Mamma?"
Si avvicinò a loro un ragazzino sui dieci anni.
- "Oliver, non voglio che ti preoccupi. Non andrò da nessuna parte!"
Disse Kate abbracciando il figlio e sorridendo come per darle sicurezza.
Nel frattempo, Brittany e Bill continuavano il loro viaggio verso Atlanta.
- "Allora Brit, come è cominciato tutto?"
Brittany sospirò e portò le dite a piramide verso la fronte chiudendo gli occhi.
- "Oh mio Dio è stato tutto. . . tutto così improvviso, così strano, così assurdo, crudele . . . e ingiusto. E' cominciato tutto all'incirca venticinque giorni fa, non ricordo con esattezza. Io sono un infermiera all'ospedale della contea. Oh, ora che ci penso mi ricordo di un poliziotto che fu portato d'urgenza in ospedale per una ferita da arma da fuoco . . . Comunque, dopo finito il turno di lavoro, tornai a casa con mio marito Frank. Cenammo e ci mettemmo al letto a vedere un po' di TV. Tutto normale, fino a quando all'improvviso, la mattina dopo, Frank vide la piccola Stacy Lewis, la figlia dei vicini. Oddio non so come fosse entrata in casa, stava lì impalata sul ciglio della porta della camera
da letto, era piena di sangue, ringhiava, sbavava sangue e . . . e mio marito le corse vicino, pensando che avesse subito una qualche violenza. Lei lo ha morso, gli ha staccato un pezzo di collo...mio Dio io, io ho chiuso la porta e ho lasciato la ragazzina fuori che urlava e sbatteva contro la porta."
Brittany scoppiò a piangere, quasi singhiozzando. Bill la guardò impietosito, fermò così la macchina e la abbracciò.
- "Su Brit, continua. Ti farà bene cacciare tutto fuori."
La ragazza si calmò e continuò la sua storia.
- "Io...io...c'era sangue...sangue da per tutto. Non sapevo cosa fare, ero terrorizzata. Avevo mio marito agonizzante sul letto che spruzzava sangue dal collo e una specie di bestia indemoniata che urlava e si agitava fuori. Vidi che era inutile cercare di tamponare la ferita e chiamai il 911. Mentre cercavo la linea, Frank smise di respirare. Era morto Bill, ti giuro che era morto. Non c'era più battito, nulla. Rimango scioccata e sconvolta. Avevo perso mio marito. Piangevo, ma ad un certo punto si risvegliò, come resuscitato. Quegli occhi incredibilmente rossi di sangue. Mi guardò e poi mi rincorse per cercare di mangiarmi. Mi chiusi nel bagno, che aveva l'entrata nella camera da letto, e sono uscita per la finestra. C'erano incendi, auto cappottate, gente che urlava. Mi ricordo che c'era un tizio che sparava a caso urlando « Dio ci sta punendo! L' infermo è pieno e ci sta mandando i morti
sulla terra! »
Io mi misi in macchina e corsi senza una meta precisa. Dopo un po' incontrai una coppia di sposi novelli, lei era anche incinta. Ci barricammo in casa loro. La donna era stata graffiata
da uno di loro ed eravamo molto spaventati. Il marito stava perdendo il controllo. Per radio sentimmo che dovevamo andare alla stazione militare che si trova vicino all'ospedale. Decidemmo così di andarci, ma non fu una buona idea. Arrivammo lì e ci sembrava di aver trovato rifugio, ma invece i militari volevano solo delle donne da scoparsi. La donna incinta stava cominciando a dare segni di debolezza e quando i militari videro che era stata contagiata, decisero di legarla ad un letto finché non partoriva. Il marito si ribellò, ovviamente, ma venne ucciso. Ho assistito la ragazza fino al parto e Dio lei aveva la febbre altissima. Purtroppo non ce la fece e morì. Le tirammo fuori il bambino, ed era uno
zombie, così gli dovettero sparare un proiettile in fronte. Quel militare gli ha sparato con freddezza senza neanche provare un pò di compassione per quella creatura che era morta ancor prima di nascere, che colpa ne aveva. La donna d'improvviso si svegliò nello stato di errante e il militare sparò anche a lei. Poi quel verme schifoso voleva anche approfittasi di me, come se nulla fosse successo. Io riuscì a colpirlo alla testa con un lumino e me ne scappai. Fuggii più in fretta possibile finché non mi rintanai in una casa. Questa per fortuna aveva una cassa d'acqua e dieci scatolette di cibo. Ho resistito per una settimana dopodiché uscii a cercare provviste... Questo è quanto."
- "Mi dispiace, devi essertela vista brutta. Ma ora sei con me. E non devi aver paura."
- "Bill, tu almeno hai uno scopo per sopravvivere. Trovare la tua famiglia. Io...io perché dovrei farlo? Ormai non ho più niente."
- "Zitta, tu mi hai aiutato. Mi hai dato delle diritte. Senza di te non avrei saputo di Atlanta, del CCM."
- "Si, ok però andiamo."
- "D'accordo."
Bill mise in moto la macchina e ripartirono, fino a quando non arrivarono fuori da una galleria scura.
- "Mh... è l' unica strada veloce per Atlanta."
- "No Bill, è pericoloso! E' un idea del cazzo! Noi prenderemo un altra strada, quella alla luce del sole."
- "Non c'è un altra strada Brit, non abbiamo tempo."
L'interno del tunnel era buio, nero come la pece. Sulla strada al suo interno, si riuscivano a scorgere le auto distrutte e i corpi privi di vita a terra.
- "No...no...no lo vedi? E' stata un idea del cazzo, Bill torniamo indietro!"
Disse Brittany urlando, mentre Bill cercava di passare tra le auto e i corpi.
- "Porca puttana! Questa è una stronzissima idea del cazzo sceriffo!!!"
Percorrevano la strada fino a quando per passare su uno dei tanti corpi atterra, bucarono una ruota.
Bill si affacciò dal finestrino, notando la ruota bucata.
- "Oh...cazzo!!!"
- "Bel posto per bucare una ruota. Questa è stata la cosa più cretina che potevi fare!"
- "E adesso che vuoi? Una medaglia d'onore? Aiutami a cambiare la ruota, dobbiamo sbrigarci. Non è un bel posto!"
- "Ma io non l'ho mai vista una coglionata del genere. Dammi la ruota e il cric sceriffo, te la cambio io!"
Brittany scese dalla macchina e si infilò sotto la macchina. Dopo qualche istante, si sentii un rumore.
- "Hey Brit, hai sentito?" chiese Bill guardandosi intorno.
- "Sentito cosa? Cazzo Bill, cambiamo questa fottuta ruota velocemente!"
Ad un tratto, centinaia di topi scapparono verso la loro direzione.
- "Cazzo, Bri!!! Esci subito da qui!"
- "Aspetta un attimo........ FATTO!!!"
Disse Brit alzandosi velocemente da terra, e senza neanche darle in tempo di alzarsi, uno zombie la attaccò alle spalle mordendola sul collo. Bill si voltò, estrasse la pistola dalla tasca e con mano ferma, sparò allo zombie, ma un altra dozzina li stava raggiungendo.
- "Oh dio Brittany!!! Noooo, mi dispiace!"
Disse il ragazzo vedendo Brittany quasi morente in un lago di sangue.
- "Bill, vattene...vaaaii!"
Sussurrò la ragazza. Bill strizzò gli occhi e annuì. Si mise in macchina e fuggì via, vedendo dallo specchietto retrovisore Brittany sormontata dagli zombie.
Bill corse a velocità elevatissima fino a quando non si fermò all'improvviso, con gli occhi spalancati e col fiatone.
- "Oddio Brittany, mi dispiace. Cazzo mi dispiace!"
Si accosciò sul voltante Bill, piangendo.
Si fece forza e ripartì, asciugandosi le lacrime con la mano.
Dopo qualche chilometro fù costretto a fermarsi di nuovo, questa volta definitivamente, dato che la benzina in auto era terminata. Scese dall'auto e raggiunse il portabagagli. Lo aprì e prese il borsone contenente delle armi e afferrò una piccola cisterna per la benzina. Durante il tragitto, notò una casa lì vicino. Corse verso di essa.
- "Hey, hey c'è nessuno? Sono un agente di polizia! Avete della benzina?"
Nonostante le urla di Bill, non rispose nessuno. Così decise di entrare nella casa data la porta aperta.
- "C'è nessuno?" Domanda intimorito ritrovandosi nel salotto dell'abitazione. Alzò lo sguardo e sulla parente principale della sala, padroneggiava una scritta col sangue « GOD FORGIVE US » ovvero « DIO CI PERDONI ».
Sulla poltrona giaceva un uomo con un fucile in mano e una donna stesa a pancia in giù a terra. Entrambi con il cranio fracassato.
Bill pensò che l'uomo abbia ucciso la donna, diventata uno zombie. Scrisse la frase col suo sangue e poi si uccise.
A quel pensiero, Bill rabbrividì ed uscì via da lì. Ora doveva pensare ad un modo per arrivare ad Atlanta. Un nitrito di un cavallo, attirò la sua attenzione.
- "Ci sono!" disse avvicinandosi all'animale, assicurandosi che non fosse infetto.
- "Tranquillo bello, tranquillo. Non ti farò del male, non potrei mai. Voglio farti una proposta. Atlanta non è molto lontana, è un posto sicuro. Cibo, rifugi, gente e anche altri cavalli scommetto. Che cosa te ne pare eh? Ecco vieni, bravo amico mio, vieni."
Disse Bill legando una corda intorno al collo del cavallo. Poi mise la sella su di esso e salì su.
- "Sta tranquillo, è una cosa che non faccio da anni!"
Il cavallo, sentendo il peso del ragazzo sopra di sé, cominciò a correre.
- "Woo woooo wooo pianooo! Piano bello! Sta calmo! Piano!"
Dopo circa mezz'ora di cammino, arrivarono ad Atlanta.
Stesso scenario. Sembrava di rivedere di nuovo lo stesso film. Deserta, auto sparse in giro, carte a terra. Una città fantasma.
Un pullman ribaltato in mezzo alla strada, bloccava il passaggio. Bill stava per scendere, quando notò due zombie all'interno della grande vettura, che presero ad incamminarsi verso di loro.
L'animale, spavento, si agitò.
- "Tranquillo, sono pochi. Li possiamo seminare."
Sussurrò Bill al cavallo per cercare di calmarlo.
Andando più avanti, sentì un rumore. Alzò lo sguardo e notò un elicottero sorvolare i grattacieli della città. Cercò di andargli incontro agitando le braccia, cercando di farsi vedere. Ma una volta girato l'angolo, centinaia di zombie li attaccarono.
Sconvolto cercò di scappare, saltando giù dal cavallo circondando dagli zombie troppo forti e feroci per l'animale. Lo circondano e cominciarono a mordere la carne dura del cavallo, fino ad atterrarlo.
Bill cercò con lo sguardo una via d'uscita e come se non bastasse aveva perso il borsone con le armi. Il ragazzo, circondato ormai, non vide più scampo ed iniziò a sparare quei pochi colpi rimasti, agli zombie. Con qualche spinta riuscì a liberarsi e a sfuggire dalla presa degli zombi e corse verso un carro armato abbandonato. Entrò velocemente. Ora però come ci esce di lì? Non poteva assolutamente stare lì per sempre. Si sentiva in trappola, senza via d'uscita. Gli zombie, arrampicata sulla cappotta dura del mezzo, iniziarono a picchiare forte, riuscendo a forarlo. Bill frugando all'interno del veicolo, trovò una pistola con vari colpi all'interno e una bomba a mano.
Si guardò intorno, pensando ad un piano di evasione.
All'improvviso una voce uscì dalla radiotrasmittente del carro armato « Hey tu, coglione! Sì tu nel carro armato. Stai comodo lì dentro? » Bill spalancò gli occhi confuso, domandandosi chi fosse.
 
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ChiaraVeero
view post Posted on 27/9/2012, 21:37




Saaalve :3
E' ancora agli inizi ma già mi piace ... :D Sono molto curiosa di vedere come strutturerai la storia :shifty:
al prossimo capito , Bye
 
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return to moon
view post Posted on 28/9/2012, 11:42




CITAZIONE (ChiaraVeero @ 27/9/2012, 22:37) 
Saaalve :3
E' ancora agli inizi ma già mi piace ... :D Sono molto curiosa di vedere come strutturerai la storia :shifty:
al prossimo capito , Bye

Ooooh grazieeee!!!! Mi fa tanto piacere che ti piaccia!!!!! :lol: il prossimo capitolo è ancora in fase di scrittura ma spero di trovare un pò di tempo tra i vari impegni, così da poterlo postare il più in fretta possibile grazie ancora!!!!! :woot: :woot: :woot:
 
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marty rock 97
view post Posted on 28/9/2012, 23:07




UP,è stupenda
 
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226 replies since 14/9/2012, 21:23   2483 views
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