| THIS IS THE LAST TIME!
Tom era sdraiato sul suo lato di letto, stava poggiato su un fianco dando in questo modo le spalle al fratello che accanto a lui osservava il soffitto.
Nessuno dei due dormiva, non riuscivano a prendere sonno.
-Tomi.-Mormorò Bill, senza distaccare i suoi occhi color nocciola dal soffitto, mantenendo la stessa posizione supina.
Il chitarrista non rispose, nonostante non stesse del tutto dormendo. Era in una sorta di dormiveglia, e quindi non riuscì a sentire la voce di Bill.
-TOMI.-Stavolta il tono della voce del moro aumentò, ma restò impassibile. Il gemello invece sobbalzò, voltandosi lentamente verso di lui per lanciargli un’occhiataccia.
-Che..cazzo vu..oi.-Riuscì a biascicare, tra uno sbadiglio ed un altro.
Le labbra di Bill si incresparono istintivamente in un sorriso compiaciuto non appena udì la sua voce smorzata.
-Mi fai le coccole?
-Tu non vuoi le coccole.
-SI CHE VOGLIO LE COCCOLE.-Il tono isterico di Bill riusciva sempre a mettere una sorta di paura al gemello, il quale cedeva immediatamente a qualsiasi richiesta.
Si avvicinò cautamente al corpo magro e conosciuto del moro, il quale nel frattempo si era voltato per poggiarsi su un fianco, mantenendo la testa adagiata sul comodo cuscino.
Tom posò una mano sull’esile fianco di Bill,avvicinando il viso al suo ma facendo attenzione a mantenere una forzata distanza di sicurezza.
Il cantante dischiuse appena le labbra per lasciar fuoriuscire da queste un debolissimo sospiro non appena il suo sguardo si posò sulle labbra carnose di Tom, osservandone la forma decisamente troppo perfetta adornata poi da quel labret che lo rendeva totalmente eccitante.
Sentì il proprio ventre iniziare a formicolare non appena le dita del fratello si spostarono sulla sua schiena coperta solamente dal sottile tessuto della maglia.
-Tomi, ti prego..-Mormorò, socchiudendo gli occhi.
-No, Bill..
-L’ultima volta..-il tono di Bill si era già fatto quasi supplicante.
Perché Tom non era capace di resistergli?
Avvicinò pericolosamente il proprio corpo al suo, annullando in questo modo ogni sorta di distanza tra loro, facendo aderire in modo perfetto i loro bacini.
I loro sessi, già fin troppo stretti sotto il tessuto sottile dei boxer, erano già intenti a sfiorarsi con lentezza l’uno contro l’altro.
-L’ultima volta.-mormorò Tom, già vicino alle sue labbra calde che andò a sfiorare con le proprie.
Entrambi i gemelli sapevano quanto quel loro contatto fosse terribilmente sbagliato, ma Bill non riusciva proprio a farne a meno. Si erano sempre fermati al momento debito, non si erano mai spinti troppo oltre proprio perché Tom capiva quanto tutto ciò fosse immorale.
Eppure gli piaceva, gli piaceva da morire.
Entrare in contatto con sul fratello persino in quel modo lo rendeva estremamente eccitato.
In quel momento successe qualcosa che riuscì a sconvolgere Bill, qualcosa che non si sarebbe mai aspettato da suo fratello.
Fu lui ad approfondire il loro contatto, posando una mano sull’orlo dei suoi boxer per calarli lentamente sotto le sue natiche, scoprendo in questo modo il suo sesso decisamente gonfio e allettante.
Non era mai successo prima, e Bill non pensò nemmeno minimamente ad opporsi.
Tom abbassò appena il viso per puntare gli occhi sulla visibile erezione del fratello, iniziando poi a sfiorarla con una mano per poi stringerla tra le dita, esercitandovi una minima pressione che però fece sussultare Bill.
-T-tom..che..-riuscì a malapena a dire, mentre il gemello iniziava a massaggiare con fare esperto il suo membro duro.
-shh.-Fu la semplice risposta di Tom, che afferrò il suo labbro inferiore tra le labbra per succhiarlo con lentezza, lasciandolo andare pochi secondi dopo con un lieve schiocco.
Bill sentì i propri muscoli divenire immediatamente tesi ad ogni movimento-sempre più deciso-del chitarrista.
Era tutto un susseguirsi di tremori accompagnati da lievi ma percepibili sospiri di puro piacere. Di tanto in tanto dalle carnose e bagnate labbra del moro fuoriusciva qualche gemito che il fratello andava immediatamente a frenare con le proprie labbra.
Non potevano assolutamente permettersi di essere scoperti, per nessuna ragione al mondo.
In quel momento Tom si odiava. Odiava se stesso in una maniera inconcepibile per ciò che stava facendo. Era tutto così insensato, egoista e assolutamente stupido, ma non riusciva a porre fine ai suoi movimenti, non riusciva a bloccare la sua mano.
Non appena percepì il calore del liquido denso di Bill colargli tra le dita si bloccò sul colpo, allontanando subito la mano da suo sesso.
Guardò il volto del fratello, lasciando intravedere un espressione scioccata ed incredula sul volto.
-Scusa.-Fu tutto ciò che fu capace di dire, prima di voltarsi e dare le spalle al moro accanto a se.
Note:
Spero vi piaccia (: Probabilmente potrete aspettarvi un seguito.. ma non ne sono ancora del tutto sicura.
Stella;
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