Alone, decisamente ANGST.

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~ Lei
view post Posted on 18/2/2009, 21:57




Salve a tutte!
Ed eccomi ricomparsa! xD
Dopo secoli che non aggiorno nessuna mia ff (bhè, solo Come what may, qui -.-'), ho trovato - non so come - il coraggio di scrivere un'altra one shot.
Non so come mi sia saltato in mente di scrivere una cosa del genere, ma... eccola qui.
è decisamente introspettiva, e angst.
Non so quanto possa piacere una os come questa, non essendo nulla di speciale.

NOVITà: non è AU! :lol:
Non so dove trovo il coraggio di postare, ma forse è perchè mi manca terribilmente postare qualcosa su questo forum ç_ç che è sempre stato il mio 'preferito'...


Bene, credo sia tutto.
Ora buona lettura.






Alone





Guardo il mio braccio.
Così bianco, ma con dei lievi segni ormai indelebili.
La lametta nella mano destra.
Un gesto così semplice, liberatorio. Mi restituirà la felicità.
Il mio viso è bagnato dalle lacrime, il mio petto scoppia. La testa mi fa male.
Cesserà tutto, con quel piccolo oggetto.
Solo uno, poi basta.
Un taglio solo.
Lo giuro.
Avvicino la lametta alla pelle, poi ci premo sopra, facendola scorrere.
Lentamente.
Osservo la ferita profonda che si crea subito sotto il tocco del freddo metallo.
Brucia.
Fa terribilmente male.
Il sangue inizia a uscire abbondantemente dalla ferita, ma io non mi fermo.
Ci ripasso sopra la lama, tagliando ancora di più lo stesso punto.
Fa male.
Troppo male.
Ma è quello che mi merito. È l’unico modo per non impazzire, per non perdere la testa definitivamente.
L’amore che mi divora fa più male di questa lama.
Fa sanguinare il mio cuore, più di questa ferita.
Mi sta portando alla follia completa.
È un amore malato, che può provenire solo dalla mia mente.
Perché io sono sbagliato. Tutto quello che riguarda me è fuori luogo.
Io, in questo corpo.
Che desidero un altro uguale al mio.
Cosa può esserci di più folle?
E la cosa che più odio, è la gente che mi circonda.
NESSUNO si accorge di me. Di come sto. Di quello che provo.
A loro importa solo che io canti, che sia perfetto sempre e in ogni caso.
Nessuno ha mai notato che la luce che prima illuminava il mio sguardo, è sparita. Nemmeno lui.
Lui che non fa che ripetermi che io sono la persona a cui tiene di più.
Quando chi ti conosce in tutto e per tutto e sa perfettamente come ti senti, non nota nemmeno le tue braccia segnate, allora ti vengono i dubbi.
Seri dubbi.
Io non esisto.
Nessuno si accorge di quello che provo.
Nessuno che si domandi il perché dei polsini o delle felpe a maniche lunge costantemente presenti.
Nessuno che si accorge dei miei occhi spenti e stanchi.
Nessuno.
E mi chiedo solo… perché?
Tutti quelli che invidiano la mia vita… che vedono solo il mio falso sorriso in pubblico. Che non vedono altro.
Dovrei essere davvero felice come mi credono loro.
Ma dentro sono spento.
So che non serve a nulla tagliarsi… ma forse così facendo, ci saranno delle prove del mio dolore.
Forse allora capirà.
Si renderà conto di quello che sono diventato per lui.
Non trovo nessuno che capisca… che riesca a rendersi conto davvero perché sono così.
Ma vorrei capirlo anche io.
Io, che odio più di ogni altra cosa il vittimismo, ora arrivo a fare una cosa del genere, inclusi questi pensieri.
Ma ogni parola ferisce, mi fa ricordare solo perché sono arrivato a questo, cosa ci faccio qui.
E io non voglio.
Devo smetterla di pensare.
Mi concentro ancora una volta sul braccio.
È così bello vedere il sangue sgorgare da me… sangue sporco, putrido.
Perché sono io quello a fare schifo.
Mi blocco.
Non c'è più spazio su questo braccio, dovrei passare al destro.
Massì. Chi se ne frega.
Allora inizio a incidere anche lì. Un nuovo dolore mi invade. Mi avvolge.
Le mie lacrime che si erano asciugate riprendono a scorrere, ancora più abbondanti.
Inizio a gemere.
Oddio non ce la faccio più… fa troppo male…
Basta.
Basta.
Mi accascio sotto il lavandino, lontano dallo specchio.
Vedere il mio viso in quello stato potrebbe seriamente crearmi danni.
Rimango con gli occhi chiusi, con il respiro accelerato e il cuore a mille.
La lama cade per terra, producendo un suono metallico che mi fa sussultare.
Spalanco gli occhi, di colpo spaventato.
Dal mio braccio non fa che uscire sangue.
Esce, non si ferma.
Mi prende il panico.
Che cazzo faccio?
Acqua ossigenata, sì.
Non dovrei far rimarginare io le ferite, ma non posso dissanguarmi così.
Almeno, non prima di averglielo detto.
Sono chiuso in bagno da quasi un’ora, e nessuno ha bussato.
Non posso crederci. Non possono non essersene accorti.
Almeno lui, almeno Tom.
Perché non viene a bussare? Perché non mi chiama per tutta la casa?
Osservo il sangue coagularsi, lo vedo seccarsi.
Passo un dito sopra i tagli.
Quelli di oggi, quelli di ieri, dell’altro ieri, quelli di due settimane fa.
Fanno male.
Sospiro, tirandomi giù le maniche della felpa.
Sono pronto ad affrontare una delle tante serate tutte uguali.

*


“Ehi Bill!”
Mamma e Gordon staranno sicuramente dormendo, perché urla così?
Richiudo la porta di casa, ignorando il suo richiamo. Non mi interessa.
“Bill!” ritenta lui.
“Che c’è?” chiedo io sottovoce.
“Dovrei parlarti di una cosa…” mi dice Tom con un sorriso complice.
Quel sorriso…
Io lo ignoro ancora, dirigendomi su per le scale verso la mia stanza.
Perché continua a volermi male? Perché non capisce che io muoio ogni volta che lo guardo negli occhi?
“Bill, mi stai ascoltando?” mi chiede ancora lui, con una punta di rabbia questa volta.
“Sì, sì. Ma sto morendo di sonno. Possiamo parlarne domani?” dico io con noncuranza, dandogli le spalle. Finalmente sono arrivato alla mia stanza.
“No, Bill. Voglio parlartene ora. Mi spieghi perché continui a evitarmi?” mi prende per un braccio strattonandomi.
I suoi occhi sono determinati.
Non lascerà correre, questa volta.
“E va bene. Vieni in camera. Ma smettila di urlare, non voglio sentire la mamma strillare solo per colpa tua.” Dico io rassegnato.
Tom alza gli occhi al cielo, poi mi spinge dentro la stanza, entrando subito dopo.
Chiude la porta, accendendo la luce.
“Allora, che c’è?” chiedo io girandomi verso il letto.
Prendo il pigiama.
Non lo indosso, aspetto solo che lui se ne vada.
“Dunque…” inizia lui. Si tortura il piercing. È nervoso. “Ti ho parlato di Katrine, giusto?” dice con voce imbarazzata.
Io mi giro verso di lui e mi blocco.
“Sì. Allora?” chiedo freddo. Ho fretta, non voglio vederlo ancora.
“Ecco… Ci sposiamo tra un mese.” Dice lui.
La sua insicurezza si trasforma in gioia. Si accende da sola, con le sue parole.
Io mi sento morire.
Non posso crederci.
“C-cosa?” balbetto. Non ci vuole niente perché i miei occhi si riempiano di lacrime.
E lui non se ne accorge.
“Bill, non sei felice per me?” chiede avvicinandosi.
Io indietreggio istintivamente.
Poi mi giro, per evitare di incontrare ancora una volta i suoi occhi.
Non posso crederci.
Non posso crederci.
Se ci avevo creduto anche solo per un istante, Tom aveva spezzato ogni mio sogno.
Li aveva distrutti lui, lui che li aveva creati.
Stringo gli occhi, per evitare che scenda qualche prova bagnata del mio amore.
“Bill, è tutto a posto?” mi mette una mano sulla spalla, cercando di girarmi.
No Tom, niente va bene.
Hai anche il coraggio di chiedermi una cosa del genere?
Non riesco a crederci.
Mi porto le mani alla testa, sforzandomi di non piangere.
Non ce la faccio davvero.
Ma non posso girarmi, non posso fargli vedere come mi sento.
“C-certo…” dico io tirando su col naso.
Devo trovare una scusa per non girarmi. Subito.
Trovato.
Inizio a svestirmi. Mi tolgo i jeans, mettendo poi i pantaloni del pigiama.
Oh no, la felpa. Non posso toglierla senza mostrargli le braccia.
Ma tanto, lui non li noterà comunque.
Infatti.
Mi sfilo la felpa, buttandola per terra con rabbia.
Tom si allontana da me, intimidito. Forse per una volta capisce di avermi ferito.
Forse per una volta si rende conto di quello che ha fatto.
Mentre mi infilo la maglietta del pigiama, lui sta zitto, finché non lo vedo con la coda dell’occhio, chinarsi a raccogliere la mia felpa.
Mi stupisco quando non me la restituisce subito.
“E questo cos’è…?” lo sento dire.
Un colpo al cuore.
Non può essere.
Le mani iniziano a sudarmi tutto ad un tratto. Il mio respiro accelera, e non so come, trovo il coraggio di girarmi e guardarlo.
Alza la testa verso di me, guardandomi negli occhi.
Vedo una cosa che non pensavo avrei mai potuto vedere.
Lacrime.
Gli occhi di mio fratello sono colmi di lacrime.
“Bill…” sussurra debolmente.
Io lo guardo con un punto interrogativo, ma ho capito benissimo.
“Bill…” ripete. “Cos’è questo? Dimmi che ho sbagliato io. Dimmi solo che non è quello che penso io. Ti prego.” Mi dice supplicando.
Nella sua mano destra, la manica sinistra della mia felpa.
È macchiata di sangue. Sia dentro che fuori.
La testa mi gira, non riesco a capire più niente.
Non gli rispondo, inizio solo a piangere silenziosamente.
“Bill… rispondimi, ti prego. Cos’è questo?” continua lui.
Adesso una lacrima gli solca il viso.
Avrei voglia di asciugargliela, di scacciarla così come è venuta, ma non posso.
Abbasso la testa.
Sono bravo a mentire, ma non quando mi trovo con le spalle al muro.
E ora, sono davvero in quella situazione.
Sono fottuto.
Tom mi prende per le spalle, avvicinandomi a lui.
Io non riesco a guardarlo negli occhi.
“Bill…” mi chiama ancora. La sua voce è incrinata, è al limite.
Io non gli rispondo, osservo le mie lacrime scivolare sulla maglietta.
“Non costringermi a farlo…” dice ancora.
Io non gli rispondo.
Non voglio parlare con lui.
Non ora che mi sta uccidendo.
Ma la mia risposta che non arriva lo porta a fare ciò che speravo succedesse un giorno, ma che allo stesso tempo temevo più di ogni altra cosa.
Mi afferra per il polso sinistro.
No, questo non può farmelo.
Non può.
Mi dimeno, gemendo, cercando di sopraffare la sua forza.
Ma in 20 anni di convivenza non è mai accaduto, così ha la meglio anche questa volta.
Scopre il braccio.
Alza la manica del pigiama.
I suoi occhi diventano enormi, vedendo il mio braccio.
Lo lascia subito, arretrando inorridito.
Si porta una mano alla bocca, iniziando a piangere più forte.
"Perché, Bill!? Perché!?" mi urla piangendo.
Anche io piango. Ma non so dire a chi appartenga il dolore maggiore.
Mi accascio ai piedi del mio letto, prendendomi la testa tra le mani.
Non doveva accadere questo, non doveva.
Non avrebbe dovuto vederli.
Continuo a piangere, ignorando la presenza di mio fratello in quella stanza, finché non lo sento sedersi vicino a me.
Mi passa un braccio in torno alle spalle, prendendo con l'altra mano il mio braccio ferito.
Lo accarezza, come a voler cancellare quei segni.
Io glielo lascio fare, impotente alle sue attenzioni.
Mi stringe più forte, senza mai smettere di versare lacrime. Senza smettere di soffrire.
"Perché, Bill?" mi chiede in un sussurro.
Io questa volta gli rispondo.
"Non puoi capire..." gli dico senza però alzare la testa.
"Se mi spiegassi... Non riesco ad accettarlo, Bill. Non posso sapere che tu stai così male, senza che io possa fare niente." mi dice lui.
Porta le labbra ai miei capelli e inizia a baciarmeli.
La mano sinistra non si stacca dal mio braccio, continua ad accarezzarmi con il pollice i tagli.
"Finiresti per odiarmi." gli dico. Questa volta alzo la testa, senza però guardarlo.
"Non potrei mai, Bill. Non potrei mai farlo. Non riuscirei ad odiare la persona a cui tengo di più."
Queste parole mi fanno morire. Non può dirmi queste cose e poi sposare quella Katrine.
Non può.
"Tom, io... Non posso. Non posso davvero." dico con la voce rotta dal pianto.
"Bill, ti prego. Io mi odio per non essermi mai accorto di niente... Mi odio, cazzo. Faccio schifo. Tu ti... tagliavi, e io non mi sono mai accorto di nulla. Come ho potuto? Ma se tu mi dici perché, riuscirò forse a rimediare in qualche modo." dice senza smettere di piangere.
Io stringo gli occhi.
Non voglio.
Non posso dirglielo.
"Bill..." si toglie dall'abbraccio e si siede davanti a me. "DEVI dirmelo. Ti prego."
Prende il mio viso tra le mani.
Quante volte ho sognato lo facesse, per poi baciarmi.
Ma qui il bacio non ci sarà.
"Ti prego, Bill." continua a supplicarmi.
In quel momento la mia mente non è lì.
Non sento il suo dolce respiro sul mio viso, non sento il tremore delle sue mani sulla mia pelle.
Non provo nulla.
Vale la pena perdere tutto per questo?
...Sì.
"E va bene, Tom." dico ritornando in me.
Lui si allontana, facendomi cenno di continuare.
"Ecco... Io..." inizio.
Tom non toglie lo sguardo dai miei occhi.
Ma io non riesco a guardarlo.
"Io..." deglutisco. Calde lacrime riprendono a scendermi lungo le guance. "Io ti amo."
Riesco a dirlo.
Alla fine sono riuscito.
Tom mi guarda con occhi sbarrati.
Ma vedo chiaramente il dolore dentro di essi. E il senso di colpa.
Alla fine, la causa di ogni mio dolore, non era altro che lui.
"Ok... è uno scherzo, Bill. Vero?" me lo chiede, conoscendo perfettamente la risposta da solo.
Ma quelle parole fanno ancora più male.
"Sai bene che non sto scherzando." riesco a dirgli.
"Bill, io..." non smette ancora di piangere.
"Lo so, Tom. Lo so. Non devi giustificarti di nulla." dico girando la testa dall'altra parte. Faccio per alzarmi.
Voglio che tutto questo finisca, che sorga il sole del domani, cancellando il buio di questa notte così amara.
Tom mi trattiene giù. Mi abbraccia.
Mi abbraccia più stretto che può, sentendo in quel gesto un addio.
Anche io ricambio, affondando la testa nel suo collo.
Mi accarezza la testa, senza staccarsi da me.
"Mi dispiace, Bill. Mi dispiace da morire." mi sussurra nell'orecchio.
Io non so rispondergli. Rimango con gli occhi chiusi a respirare la sua fragranza, nell'intento di imprimerla in me, per ricordarla per sempre.
Si stacca da me, e mi guarda negli occhi ancora una volta.
Mi accarezza il viso, poi poggia le sue labbra calde sulle mie.
Un attimo, poi si stacca di nuovo.
"Mi dispiace, Bill." ripete ancora una volta.
So che quel bacio era un addio, so cosa significava.
Lascia la mia camera correndo, sbattendo la porta dietro di se.
Io mi abbandono ad un pianto amaro.
L'ultimo, il più sentito.
Alla fine di tutto, è riuscito a capire. Almeno per l'ultima volta, ha capito il mio sguardo.
Cio che c'era scritto dentro.
Ha dimostrato di amarmi, solo alla fine.


Fine



Edited by ~ Lei - 19/2/2009, 20:26
 
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PinaKaulitz88
view post Posted on 18/2/2009, 23:32




E' splendida complimenti davvero!!!!

Ma quando scrivi
CITAZIONE
Alla fine di tutto, è riuscito a capire. Almeno per l'ultima volta, ha capito il mio sguardo.
Cio che c'era scritto dentro.
Ha dimostrato di amarmi, solo alla fine.

intendi perchè Tom si sposa a perchè Bill si suicida???

Un bacione e ancora complimenti!! ^^
 
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Gugetto tat
view post Posted on 19/2/2009, 14:14




mi stavano scendendo le lacrime...bellissima
 
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» L a P i n k o •
view post Posted on 19/2/2009, 14:41




Santo Dio... io che ci posso fare se ogni volta che leggo le tue FF poi ho il magone!
E'...non so descrivere il dolore che ho percepito, questa OS è stata un emozione unica.
L'ultima frase poi è bellissima, giuro. Ed è bello il significato, perchè solo alla fine Tom ha dimostrato l'importanza del fratello. O sbaglio? O era "amare" nel vero senso della parola come Bill amava Tom?
Bè, complimenti tesoro, sono felicissima che tu sia tornata con una nuova One Shot.
 
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~ Lei
view post Posted on 19/2/2009, 15:45




Vi ringrazio tutte davvero tantissimo ^^
Vorrei dire una cosa sul finale: è libero.
Ognuno può pensare quello che vuole... Non ho specificato quello che succederà, preferisco che ognuno abbia la propria interpretazione ^^
Dopo tutto, non è importante quello che accadrà a Bill.
E Tom... Lui non ama Bill. Non ricambia.
 
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~Ilaria FreiHeit
view post Posted on 19/2/2009, 18:40




Amore...
Io come sempre non so che dire.
Io amo tutto quello che scrivi.
Perchè scrivi come pochi, e perchè
quello che scrivi esce fuori dall' insulso schermo
del piccì. Prende vita.

Questa OS, non è da meno.
E' straziante. E bellissima. Capperi se lo è!
E ovviamente (da brava masochista quale sono XD)
mi è piaciuta da morire l'ultima parte.

CITAZIONE
Tom mi trattiene giù. Mi abbraccia.
Mi abbraccia più stretto che può, sentendo in quel gesto un addio.
Anche io ricambio, affondando la testa nel suo collo.
Mi accarezza la testa, senza staccarsi da me.
"Mi dispiace, Bill. Mi dispiace da morire." mi sussurra nell'orecchio.
Io non so rispondergli. Rimango con gli occhi chiusi a respirare la sua fragranza, nell'intento di imprimerla in me, per ricordarla per sempre.
Si stacca da me, e mi guarda negli occhi ancora una volta.
Mi accarezza il viso, poi poggia le sue labbra calde sulle mie.
Un attimo, poi si stacca di nuovo.
"Mi dispiace, Bill." ripete ancora una volta.
So che quel bacio era un addio, so cosa significava.
Lascia la mia camera correndo, sbattendo la porta dietro di se.
Io mi abbandono ad un pianto amaro.
L'ultimo, il più sentito.
Alla fine di tutto, è riuscito a capire. Almeno per l'ultima volta, ha capito il mio sguardo.
Cio che c'era scritto dentro.
Ha dimostrato di amarmi, solo alla fine.

Sono rimasta in apnea fino a quando non ho
letto la parola FINE!
Che faticata! xD

Sei Grande Amore!
Aspetto altri tuoi post! :shifty:


<3
 
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*RoCk*483*
view post Posted on 21/2/2009, 14:58




E ora sono arrivata anche qui..
Bhe che dire..
Non è ci possano essere tanti commenti alle tue os, sono semplicemente LE TUE OS, e trasmettono tante di quelle sensazioni che non immagini.
Al dilà del dolore fisico, il bill di questa storia è talmente devastato dal suo amore da aver perso i contatti con il resto.
E poi c'è tom, che tiene più di qualunque altra cosa al fratello ma sa di doversene separare per forza.
Tutto questo è reso talmente bene che sembra di sentire i pensieri di bill e provare la sua stessa rassegnazione..
A queste situazioni non c'è fine,nè soluzione alcuna,
ecco la parte più straziante di questa storia..
 
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keira357
view post Posted on 23/2/2009, 13:07






Ed eccomi, dannatamente in ritardo.
Scusami, sono stata assente per troppo tempo :S .

Allora... come sai, non riuscirò nemmeno questa volta a partorire un commento decente, d'altronde non sarei io, altrimenti.

Hai ragione, questa os non è diversa da molte altre per il contenuto e l'argomento afrontato.
Ma ciò non significa affatto che non sia bella.
Ho apprezzato molto l'ampia descrizione del dolore di Bill e, deo dire la verità, anche il fatto che Tom non sia tornato indietro, che semplicemente non l'abbia ricambiato.
Brava, davvero ^^.

Un bacio e scusami, tenterò di essere più presente.







 
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~DivaH•
view post Posted on 23/2/2009, 14:51




O.O
Ok...L'avevo letta ma...
Dio...
Io mi inginocchio davanti a te
 
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~ Lei
view post Posted on 23/2/2009, 16:07




Vi ringrazio tutte quante *.*
le mie lettrici affezionate *.*
sul serio, grazie mille ragazze ^^


CITAZIONE
O.O
Ok...L'avevo letta ma...
Dio...
Io mi inginocchio davanti a te

solo una cosa:
xD
 
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~DivaH•
view post Posted on 23/2/2009, 16:51




XD
sul serio
 
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*RoCk*483*
view post Posted on 26/2/2009, 16:59




solo una cosa:
W fede!
 
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~Ilaria FreiHeit
view post Posted on 26/2/2009, 22:47









 
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+Alba+
view post Posted on 27/2/2009, 01:03




oddio bellissima!!complimenti!!!ho sofferto un sacco e sara può confermare visto che eravamo in web che facevo facce orrende e in più mi sorprendevo e restavo a bocca aperta,tipo quando tom gli dice che si sta per sposare...che momento bruttissimo!!!!ç__ç
come ha potuto fare questo a quel piccolo esserino??
dio che tristezza,ma amo l'angst puro!!
complimenti!l'hai scritta molto bene e molto profondamente.è sentita.
Una cosa che però non ho capito...alla fine bill dice che tom gli ha dimostrato il suo amore,ma come fratello vero?
grazie per averci regalato questa chicca,e ancora complimenti!
migliori sempre di più!!
 
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fe.de.ri.ca
view post Posted on 27/2/2009, 17:40




bellissima!!!!!!!
o mio dio...
mi scendono ancora le lacrime!!!
:cry:
sei stata bravssima *-*
puccino Bill...:cry: :wub:

complimentiiiiiiiiii!!!!!
 
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35 replies since 18/2/2009, 21:57   367 views
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