Posts written by Serial Killer

view post Posted: 27/1/2012, 19:09 Someone Like You - In prosecuzione

hhh


LINK CAPITOLI
UNO - DUE - TRE

Titolo: Someone Like You
Autore: Bill Kaulitz
Raitig: PG-15
Genere: Sentimentale, Romantico
Avvisi: Semi-TWC not related, AU, Lime, Fluff, False Death Fic
Pairing: TomxBill

Note iniziali: ebbene si, dopo un po’ di tempo ma, soprattutto, dopo aver abbandonato la mia FF “Fucking Model” - giuro non avevo più idee a riguardo D: - ho deciso di scriverne un’altra e questa volta, ho preferito prepararmi diversi capitoli prima, infatti attualmente sono già a buon punto dalla fine quindi non l’abbandonerò questa volta. Devo dire che la nascita di questa FF non so da dove sia scaturita, so solo che un bel giorno, o meglio, una bella notte, ho pensato: “Ok, devo scriverci sopra una FF così!” Me ne sono subito innamorata. Credo sia diversa dal solito.. non so, sta a voi deciderlo (: spero solo vi piaccia.

Come ho già detto prima, sono a buon punto dalla fine, però posterò regolarmente - salvo imprevisti - ogni settimana e, ovviamente, se a voi piacerà e commenterete.. altrimenti la terrò per me (: un bacio e buona lettura con il primo capitolo.

BANNER BY ME

Someone%20like%20you%20banner%203

Someone%20like%20you%20banner%202

Someone%20like%20you%20banner%201



CAPITOLO UNO

Ore 08:30

La sveglia cominciò a suonare facendo quel suo fastidiosissimo rumore che, a prima mattina, era davvero una suono sgradevole. Tom mugugnò qualcosa, aprendo un solo occhio per poter centrare il pulsante e poter fermare quell’aggeggio infernale. Essendo al buio totale, condizione necessaria per poter dormire in santa pace, ebbe una notevole difficoltà a cercalo. Tastò ripetutamente il vuoto fino a quando, stufo già di prima mattina, non dette un pugno sulla sveglia con una leggerla violenza, trovando finalmente l’interruttore e ponendo fine a quella tortura.

Si stropicciò gli occhi e allungò il braccio sul letto in cerca della ragazza con cui aveva passato la notte. Un’altra notte con un’altra ragazza diversa. Non c’era. Accese l’abatjour e la stanza si illuminò di un giallo inteso.

« Brutta troietta. »

Sorrise beffardo, non appena vide il biglietto poggiato sul cuscino. Lo prese e lo lesse ad alta voce:

“Ho passato una bellissima notte con te, ma non sei il mio tipo. Preferisco non uscire con i ragazzi che non ricordano nemmeno il tuo nome. Meglio finirla qui. Addio, Serena!”

Schioccò la lingua e accartocciò il biglietto gettandolo nel cestino accanto al letto.

« Come se io avessi voluto continuare. »

Si mise seduto e si stiracchiò, allungando le braccia al cielo e inarcando la schiena.

« Un’altra giornata come tutte le altre. »

Si scostò il piumone dal corpo e la pelle, non appena venne a contatto con il freddo, si accapponò prima che lui potesse pensare a quanto, quella mattina, facesse più freddo del solito.

« Cazzo! Devo imparare a rivestirti dopo aver scopato. »

Prese rapidamente i boxer e i jeans che giacevano per terra assieme al resto degli indumenti e li indossò rapidamente. Dopo di che scese di sotto. Mentre scendeva le scale, si teneva allo scorri mano: era ancora mezzo addormentavo e la serata di ieri era per metà un buio totale. Non ricordava di aver bevuto o di essersi ubriacato - come d’altronde ogni sera - o di aver preso qualcosa, l’unica cosa che riusciva a mettere a fuoco in quel momento era prendersi una mega tazza di caffè nero ultra forte che solo sua mamma sapeva preparargli. Era la sua medicina post-sbornia.

Quando arrivò in cucina, però, tutto sentì fatta eccezione di quel penetrante profumo o semplicemente il gorgogliare della macchinetta che stava ad indicare la fuoriuscita del caffè. Anzi, il profumo penetrante c’era.. ma non era caffè… sembravano uova strapazzate. Gli salì il volta stomaco. Questo stava a significare solo una cosa: Simone, non c’era.

« Ciao, Tom, ti ho preparato la colazione: uova e pancetta. Tua mamma è andata via prima del solito, ha avuto un imprevisto in ospedale e mi ha chiesto di occuparmi della tua colazione. È di tuo gradimento? Non sapendo cosa preferissi, ho tirato ad indovinare.. sai ti ho fatto anche il cappuccino.. »

Annabelle, la domestica, non era mai stata simpatica a Tom. Pensava di essere la padrona di casa o peggio, di essere sua amica; ma la cosa che più gli urtava lo stomaco, era che non la smetteva mai di parlare. Era un vociare continuo.

« …ti ho messo del cacao, non l’ho zuccherato perché non sapevo come lo preferissi… »

Biascicò fino al divano, cercando di ignorare quella vocina stridula di quell’odiosissima donna. Aveva solo bisogno di un caffè, nient’altro.

« Ti posso preparare altro, se la colazione non è di tuo gradimento. Non devi far altro che dirmelo e provvedo a prepararti qualcosa a tuo piacimento o magari… »

« Cazzo, ma ti vuoi tappare quella boccaccia? » stufo di sentirla parlare, cominciò ad urlargli contro « Mi hai stancato. Dammi almeno il tempo di connettere, mi hai stordito con le tue chiacchiere.. e poi, sono due anni da quando lavori qui e ancora non sai che le uova con la pancetta di prima mattina mi fanno schifo? »

La signora rimase senza parole. Aprì e chiuse la bocca come se volesse dire qualcosa, ma emise solo dei suoni muti. Tom si alzò nervosamente dal divano, facendo leva con le braccia sulle ginocchia, dopo di che si infilò il primo maglione che trovò sull’appendi abiti, prese le chiavi di casa e le sigarette.

« Vado a prendermi un caffè decente al bar. »

E uscì, sbattendo forte la porta di casa.

***


« Non è possibile che io debba continuare con questa vita.. non ce la faccio! Già ho i cazzi miei per la testa, poi si mette pure quella bisbetica. Quanto la odio. » disse tra sé e sé mentre sorseggiava il suo caffè a prova di ustione alla lingua, proprio come piaceva a lui, e ispirava il fumo della sigaretta. La ragazza del bar aveva fatto un ottimo lavoro. Non era neanche poi così male.. forse un po’ troppo magra per i suoi gusti e troppo priva di seno.. anzi.. era quasi del tutto inesistente; ma l’avrebbe comunque portata a letto...

Lui non era mai stato impegnato seriamente con una persona o innamorato di qualcuno, tanto meno nessuno l’aveva mai amato per davvero. Era forse l’ora di cambiare stile di vita? No! Non ce n’era bisogno secondo lui.

Mentre continuava a camminare, venne distratto dal clacson di una macchina che, quasi sicuramente, non era nemmeno rivolto a lui. Girò il capo alla sua destra e seguì con lo sguardo la macchina che si allontanava, cercando di capire chi fosse quel coglione o quella cogliona che gli avesse suonato o meglio, che l’avesse distratto dal suo caffè-time.

Solo quando sparì in una via dopo il semaforo, Tom girò nuovamente lo sguardo davanti a sé, ma, prima che potesse girarlo del tutto, si scontrò violentemente con una ragazza.

« Porca troia! » urlò dal dolore. Il caffè a prova di ustione gli era finito del tutto sul suo maglione bianco, riducendolo ad un marrone scuro. « Ma dico, stavi dormendo o cosa? »

La ragazza rimase immobile, imbarazzata per la situazione spiacevole venutasi a creare.

« Ti chiedo scusa, non ti avevo proprio visto. » provò a scusarsi, prendendo un fazzoletto di cotone dalla sua borsa e cercando di ripulirlo alla meno peggio.

« Lascia stare, faccio io. » strattonò il fazzoletto dalle mani delicate della ragazza e cercò di darsi una ripulita.

« Beh, anche tu hai fatto un mezzo danno. Mi hai rovesciato il vassoio con il caffè che avrei dovuto portare in un ufficio.. »

La ragazza sbatté un piede per terra e mise le braccia sui fianchi. Anche il suo grembiule era sporco di caffè.

« E sai che m’importa? Aspetta… tu sei la ragazza del bar? »

Lei arrossì violentemente. « Si. Sono io. Perché? »

« Adesso mi rifai il caffè che mi hai versato completamente addosso. Ah, e non te lo farai pagare. » sogghignò, mentre cercava di strofinarsi il fazzoletto sul maglione.

Lei lo guardò con aria distratta, alzando un sopracciglio. « Sì, certo. Cosa intendi fare con quel fazzoletto? Non vedi che tutto stai facendo all’infuori di pulirti il maglione? Stai peggiorando le cose, lascia fare a me. » cercò di afferrarlo, ma Tom lo ritrasse verso se.

« Hai già fatto abbastanza danni. Sai quanto costa questo maglione? Di sicuro più di quanto tu prendi in una giornata. Tieni! Non vale un cazzo sto coso. » lo lanciò con poca grazia contro di lei e riprese la sua strada.

« Ehi, se rivuoi il tuo caffè devi darmi una mano con il mio vassoio! »

« E cosa ti fa pensare che io voglia darti una mano? » rispose acido, senza nemmeno voltarsi.

« Perché come farai a comprarti tutti quei tuoi bei vestiti senza il portafogli? »

Non appena disse così, Tom si bloccò di botto e, con uno scatto, si ritrovò faccia a faccia con la ragazza.

« Mi dici come cazzo hai fatto? Ridammelo! » provò a prenderlo, ma invano. La ragazza lo allontanò prima che Tom potesse afferrarlo.

« Tu dammi una mano a raccogliere il vassoio e io ti restituirò il portafogli. »

« … e poi mi rifarai il caffè. »

« Okay, e poi ti rifarò il caffè! »

Con aria di superiorità, la ragazza porse il portafogli a Tom e lui lo strattonò via, rimettendolo nella tasca posteriore del jeans. Si chinò su di un ginocchio ed aiutò, o meglio, fece finta di aiutare la ragazza a raccogliere le tazze ormai del tutto vuote e distrutte.

« Ma lo sai che mai nessuna mi aveva messo i piedi in testa in questo modo? Anzi, le ragazze svengono ai miei piedi. » disse Tom, sfoggiando il suo classico sorriso da Don Giovanni.

Lei però, risultò del tutto indifferente. « Sono fiera di me stessa, allora. Ho subito capito che tipo sei dal modo in cui ti sei rivolto a me e da come ti vesti. Sei il classico figlio, antipatico per lo più, di papà. Io me li mangio a colazione i tipi come te. »

Tom la guardò con un sopracciglio alzato, facendo un’espressione di superiorità nei confronti della ragazza, schioccando successivamente la lingua. « Non credi di esagerare un po’? Non mi conosci affatto invece. »

« Non c’è bisogno di conoscerti nei minimi particolari, si vede subito quando una persona è antipatica. »

La ragazze sorrise e, stranamente, lo fece anche Tom. Provava un certo piacere vedere la ragazza che faticava a mollartela, lo eccitava in un certo senso. Era sicuro che, un giorno o l’altro, sarebbe finito nelle sue mutande.

« Comunque, io sono Tom. » tentò di approcciare con lei, porgendole la mano e stampandosi in viso un sorriso da bamboccio. Lei lo guardò stupefatta, come se non si fosse mai aspettata un gesto simile, o almeno, non in quel contesto. La fisso per qualche istante. « Vedi che non ti mordo mica. E poi, dopo che mi hai fatto sentire una merda, il minimo è dirmi il tuo nome. »

L’avvicinò ancora di più, invogliandola ad afferrarla. Lei sorrise imbarazzata.

« Io sono… ehm… » balbettò, come se non volesse o non sapesse cosa dire. Tom la guardò stralunato.

« Se non vuoi dirmi come ti chiami, basta dirlo. » andò per ritrarre la mano, ma la ragazza l’afferrò prima che potesse farlo del tutto.

« Io sono Nicole, ma puoi chiamarmi Nicky, se vuoi. » afferrò delicatamente la mano di Tom e la strinse, la strinse più che poteva.

I due si guardarono intensamente e Tom ebbe una strana sensazione, come un déjà-vu. Provò a guardarla ancora, a studiarla, fu tanto indiscreto da far arrossire in un lampo Nicole. « Cosa c’è? La smetti di fissarmi? »

« Sei sicura che io e te non ci siamo mai visti? Non so, hai l’aria di una persona conosciuta. Per caso siamo andati a letto insieme? »

Nicole rise di gusto, ritraendo la mano e portandola vicino la bocca. « Non credo proprio. Comunque, continua a raccogliere, non hai fatto nulla. » disse poi, continuando a raccogliere i cocci delle tazzine. Tom sorrise e, questa volta, l’aiutò davvero.

« No sul serio. » continuò « Giuro di averti già vista… i tuoi occhi mi ricordano qualcuno. Hai per caso un fratello? »

La ragazza si bloccò di colpo, trattenne il respiro per una manciata di secondi, dopo di che riprese a raccogliere rapidamente ciò che era rimasto delle tazzine.

« Scusami, devo andare adesso. Il mio capo mi uccide, se viene a sapere quello che è successo. » si alzò, ma Tom l’afferrò per un polso. Si girò di scatto verso di lui.

« Ho la possibilità di vederti un’altra volta? »

Rimase stupefatto da quello che disse, non era da lui comportarsi il quel modo. Solitamente erano le ragazze a chiedergli una cosa del genere. Con Nicky, però, sembrava una situazione del tutto diversa: aveva voglia di conoscerla, ma, soprattutto, di scoprire se davvero si erano mai incontrati prima di quel giorno.

« Non lo so… vieni al bar, mi troverai lì. »

E prima che Tom potesse aggiungere altro, lei andò via.

« Non è possibile.. dove cazzo ho visto quella ragazza? » si domandò.

Si rimise poi in piedi, si riaccese un’altra sigaretta e si avviò verso il parco.

_________________________



Edited by Bill Kaulitz - 8/2/2012, 17:22
view post Posted: 27/10/2011, 17:08 Otherside - In prosecuzione
tu lo sai che sei una persona cattiva??? D:
ti romperò anche sul thoif u.u
view post Posted: 26/10/2011, 18:05 Otherside - In prosecuzione
o porco cazzooooooooooooooooooooooooooooooooo omiodioooooo
allora.. allora natasha è bill?????????????????????????????? omiodio
no tu non puoi lasciarmi così ç____________ç non puoiiiiiiiiiiii

UPPPPPPPP UPPPPPPPPPPPPPPP
view post Posted: 18/10/2011, 18:07 Twelve - In prosecuzione
*nuova*

allora meno male che non muore nessuno di importante :D
mmh.. la BillxGeorg mi intriga.. ma la BillxTom *OOOOO*
e poi è una Mpreg *_______________* cosa voglio di più *_*
bene... mi aggrego alle altre
















up
view post Posted: 16/10/2011, 17:13 Otherside - In prosecuzione
leggo *_*

edit:

*________* tanto amore
sono contenta che quella là (andrea) se ne sia andata u.u non
la sopportavo u.u già da prima che arrivasse a casa di tom u.u


up :D
view post Posted: 16/10/2011, 09:30 Le primule di Loitsche - In prosecuzione
ç___________ç accidentiiiiiiiiii D:
view post Posted: 16/10/2011, 09:27 Smack That - One Shot
*_____________* mi è piaciuta tanto (:
view post Posted: 14/10/2011, 18:25 Le primule di Loitsche - In prosecuzione
OMG ç__________ç è un poì che non commento DDDDD:

sono imperdonabile.. devo dire che è bellisssima.. sei di una bravura che tu nemmeno hai idea *__* magari pubblicherai anche questa *O*
view post Posted: 14/10/2011, 18:18 Otherside - In prosecuzione
sto iniziando **

edit: allora questa situazione mi confonde di già o.o non avrei immaginato che tom avesse la ragazza..e poi questa natasha ha un qualcosa di strano u.u secondo me si piacciono a vicenda... però vabbè per ora
possono solo dirti UP ** e che mi sta piacendo.. ora non vedo l'ora che arrivi bill :D
view post Posted: 14/10/2011, 18:02 Otherside - In prosecuzione
stay sono bibikaulitz93 del thoif *___________*
leggo subito i primi capitoli
view post Posted: 8/8/2011, 15:01 Gelosia - One Shot
mi piace molto (: però ti consiglierei di non metterla a mo di copione ^^
3697 replies since 20/12/2009